Si respira aria salubre della collina di Posillipo dove a farla da padrone non è solo la visuale da cartolina ma pure gli aneddoti di vecchi tifosi azzurri e la bontà di uno dei gelati più rinomati di Napoli.
Ricordi e gelati dal Bilancione
Di: Gaetano Brunetti per Cronache di Napoli
I pareri sono contrastanti ma la pensano quasi tutti allo stesso modo, nella Gelateria Bilancione, dove il Pocho Lavezzi amava comprarsi il famoso sorbetto a Limone c’è Ettore Palma, storico tifoso azzurro residente a Soccavo, che sostiene:
“Il Napoli è forte, bisognava solo mettere a posto alcune cose e i meccanismi difensivi, là sopra non c’è una vera candidata al titolo e una vittoria a Milano ci spalancherebbe definitivamente le porte della corsa allo scudetto”, inguaribile ottimista, come la maggioranza dei tifosi azzurri, in effetti l’essenza sono loro.
La pensa diversamente Pasquale Fiore: “Andiamo avanti con calma, un passettino alla volta, non facciamo voli pindarici e poi restiamo illusi e delusi a fine campionato. Pensiamo a giocare bene a Milano poi si vedrà, c’è un ciclo terribile di partite da affrontare, non dimentichiamo che dopo c’è la Fiorentina di Sousa al San Paolo, prima in classifica”.
I Napoletani sono fatti così, anche un po’ per scaramanzia, difficilmente amano fare pronostici, Lino Attonito, però, ci svela un aneddoto: “Qui viene spesso Dries Mertens a mangiarsi il gelato, ultimamente era piacevolmente entusiasta dell’andamento della squadra, lui ama Napoli e insieme alla fidanzata viene soprattutto dopo ogni vittoria, per renderla ancora più dolce. Mi auguro segni lui a Milano ma non fatemi fare pronostici… può segnare pure Reina, l’importante che si faccia gol”.
Non è dello stesso parere Antonio Calitri: “Voglio vedere il Napoli delle ultime partite, fiducia nei nuovi “titolarissimi” di Sarri, ci toglieremo grandi soddisfazioni e vi faccio pure un pronostico: se non perdiamo a Milano, il tricolore sarà nostro”.
Noi facciamo tutti gli scongiuri del caso, temerario il tifoso azzurro, incurante della scaramanzia.
In effetti è così, una buona prestazione in quel di Milano porterebbe consapevolezza agli azzurri, che risponderebbero definitivamente e in modo deciso pure gli scettici più incalliti…