Gazzetta dello Sport: “Il nuovo Napoli”
Chiamatela pure maledizione o, se preferite, sfortuna. La sostanza, però, non cambia. Nel momento più decisivo della stagione, il Napoli perde un altro pezzo fondamentale. Dopo gli infortuni di Lobotka a ottobre, Buongiorno a dicembre, Olivera a gennaio e Spinazzola alla vigilia dell’ultima gara di campionato, ora tocca a David Neres fermarsi ai box. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, l’attaccante brasiliano ha riportato una lesione distrattiva del semimembranoso della coscia sinistra, che lo costringerà a uno stop forzato tra i 30 e i 40 giorni.
Un colpo durissimo per Antonio Conte, che perde l’uomo in grado di accendere l’attacco con le sue giocate. Neres salterà almeno quattro partite cruciali, tra cui lo scontro diretto con l’Inter e la sfida contro la Fiorentina. Possibile rientro contro il Venezia, ma nulla è certo.
Conte già sapeva, ma non si aspettava un verdetto così duro
Dopo la partita con l’Udinese, in conferenza stampa, Conte aveva già fatto trapelare un certo timore. «Non posso chiedere di più ai miei ragazzi, altrimenti si rischia di mandare la macchina fuori giri e di rompere il motore», aveva detto. Il tecnico sapeva che Neres aveva accusato un fastidio, ma probabilmente non si aspettava un’esclusione così lunga.
Il Napoli si trova ora in emergenza offensiva. Dopo aver perso Kvaratskhelia in estate, Conte deve fare a meno anche del suo sostituto, mentre Okafor – alternativa naturale – non è ancora pronto per garantire un impatto immediato.
Tocca a Raspadori e Ngonge
Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, ora Conte ha due opzioni per sostituire Neres senza stravolgere l’assetto tattico: Giacomo Raspadori e Cyril Ngonge.
Raspadori sembra la soluzione più logica. Un destro a sinistra, proprio come lo era Kvaratskhelia, e più vicino a Lukaku rispetto a Neres. Il Napoli ha sempre avuto fiducia in lui, ma ora la situazione diventa delicata: Raspa dovrà dimostrare di poter essere il jolly offensivo nella volata scudetto.
Ngonge, invece, ha caratteristiche più simili a Neres: un mancino che può partire largo per cercare l’ampiezza e servire cross per Lukaku e le altre torri offensive.
Un mercato sottovalutato, ora i nodi vengono al pettine
Le scelte fatte a gennaio dal Napoli ora pesano come un macigno. Come evidenziato da La Gazzetta dello Sport, il club ha inseguito un sostituto di Kvaratskhelia per tutto il mese di gennaio, senza però riuscire a chiudere per il profilo ideale. Alla fine, è arrivato Okafor, ma non era la prima scelta e attualmente non è in condizione per dare un apporto immediato.
Il rischio di infortuni, squalifiche e imprevisti è stato sottovalutato. E ora, senza il suo miglior fantasista, il Napoli dovrà reinventarsi. Conte, però, ha dimostrato più volte nella sua carriera di saper trovare soluzioni vincenti anche nelle difficoltà. La speranza dei tifosi azzurri è che, ancora una volta, il tecnico riesca a ribaltare le sorti della squadra e mantenere vivo il sogno scudetto.