Con un gol e tre assist in pochi minuti di gioco, David Neres sta evocando i ricordi dell’idolo belga Dries Mertens.
Il Napoli sta vivendo un avvio di stagione travolgente, grazie all’abilità di Antonio Conte e ai nuovi acquisti che hanno rinforzato la squadra. Tra questi spicca David Neres, un calciatore che sta rapidamente diventando un punto di riferimento per i partenopei, evocando il ricordo di Dries Mertens.
L’esplosione di David Neres
Secondo l’edizione odierna del Corriere dello Sport, Neres ha dimostrato di avere un impatto devastante, collezionando un gol e tre assist in soli 63 minuti di gioco in campionato, tutti ottenuti entrando dalla panchina. Questa capacità di spaccare le partite lo sta già paragonando al leggendario Mertens, che ha lasciato un segno indelebile nella storia del Napoli. Ecco quanto si legge sul noto quotidiano sportivo:
“La storia di David Neres, l’uomo dall’impatto devastante in corsa con un gol e 3 assist in 63 minuti (senza recuperi) collezionati in campionato entrando sempre dalla panchina, comincia a ricordare quella di un altro illustre attaccante che poi la storia del Napoli l’ha conquistata sul serio: per il momento s’è ritagliato il ruolo di spacca-partite esattamente come all’inizio della sua avventura capitò a Dries Mertens“.
Un confronto con Mertens
Il noto quotidiano evidenzia come Neres stia seguendo una traiettoria simile a quella di Mertens nei primi anni della sua carriera azzurra. Tra il 2013 e il 2016, l’attaccante belga si distingueva come esterno sinistro, collezionando applausi e gol, ma la sua importanza venne in parte oscurata dalla figura di Lorenzo Insigne, fondamentale nel gioco di Rafa Benitez e Maurizio Sarri.
In particolare, Mertens ha vissuto un periodo difficile in termini di titolarità, con un minimo storico nel 2015-16, quando partì solo sei volte dal primo minuto. Tuttavia, la sua resilienza e il cambio di ruolo in centravanti lo portarono a diventare uno dei giocatori più decisivi nella storia del club.
“Siamo nel triennio tra il 2013 e il 2016: all’epoca Ciro il belga recitava da esterno sinistro strappando applausi, gol e assist, ma l’importanza tattica di Lorenzo Insigne, fondamentale in fase difensiva sia nel sistema di gioco di Rafa sia in quello di Sarri, ridusse sensibilmente il suo impiego dal primo minuto. Con minimo storico nel 2015-16: 6 volte titolare in campionato, 27 in corsa (con assist per il gol da record di Higuain). La critica si divise inesorabilmente tra quelli che lo volevano più coinvolto e quelli che lo ritenevano un asso da giocare al momento opportuno, ma fino a quando Sarri, Calzona e il destino non risolsero la questione trasformandolo in uno straordinario centravanti, Dries fu considerato più che altro un grande dodicesimo. Uno spacca-partite, appunto”.
Con l’attuale stagione in corso, il Napoli sembra aver trovato in Neres un nuovo asso da giocare al momento giusto. La sua capacità di incidere rapidamente in partita lo rende un’arma preziosa per Conte, che può contare su di lui in situazioni cruciali.