De Laurentiis affida al tecnico Antonio Conte la gestione totale della squadra, segnando una svolta storica dopo una stagione deludente.
Una nuova era è iniziata in casa Napoli. Aurelio De Laurentiis ha ufficialmente ceduto i poteri a Antonio Conte, rendendolo il primo allenatore-manager italiano nel club, seguendo il modello anglosassone. Questa decisione segna un cambiamento radicale nella gestione della squadra, trasformando lo spogliatoio in una zona inviolabile per chiunque non faccia parte della cerchia ristretta di Conte.
Secondo quanto riportato da Antonio Corbo su Repubblica, il 27 giugno scorso, durante una presentazione a Palazzo Reale, Conte ha già delineato il suo piano per il futuro del Napoli. De Laurentiis, visibilmente fiducioso, ha affidato il club a un allenatore con un palmarès di successi notevole, avendo vinto titoli con Juventus, Inter e Chelsea.
La decisione di De Laurentiis di lasciare a Conte il pieno controllo non è stata semplice, ma è frutto di un’analisi profonda della situazione. Il presidente, dopo una stagione deludente culminata con un decimo posto e 41 punti di distacco dalla vetta, ha riconosciuto la necessità di un cambiamento radicale. “Ha avuto umiltà e genialità per superare il disastro”, scrive Corbo.
“Antonio Conte è il primo italiano allenatore manager. All’inglese. Ruolo che si è disegnato in meno di un anno. È tutto chiaro il 27 giugno a Palazzo Reale: Conte è già nel doppio ruolo, presenta sia stesso che il Napoli futuro. Il presidente è lì che ascolta. Consegna il club ad uno specialista, 4 vinti tra Juve e Inter ed uno in Premier con il Chelsea”.
Una campagna di rafforzamento non indifferente
La campagna di rafforzamento voluta da Conte è stata ambiziosa: il club ha investito oltre 145 milioni di euro, portando a Napoli nomi di peso come Lukaku e Spinazzola, e ha visto una ristrutturazione completa dello staff, compreso l’arrivo di Costantino Coratti per la preparazione atletica.
“Paga ma risorge De Laurentiis. Ha avuto umiltà, meriti e genialità per superare il disastro del decimo posto a 41 punti dall’Inter con un colpo dei suoi. Lascia i comandi ad Antonio Conte accettando condizioni severe. Campagna tutta del vero manager. Totale 145,50 milioni, con il caro 31enne Lukaku e lo svincolato Spinazzola. Ingaggi da 140 lordi per un gruppo più anziano e senza Champions, circa 15 per il folto e qualificato staff, compreso il fratello di Conte. Con Costantino Coratti, eccellente la sua preparazione atletica”.
Inoltre, Conte ha voluto accanto a sé Lele Oriali, ex campione del mondo, per garantire un ambiente sano e disciplinato. La scelta di limitare l’accesso allo spogliatoio a dirigenti e agenti è stata determinata dalla necessità di ristabilire l’ordine dopo le recenti difficoltà, come denunciato da chi conosce bene le dinamiche interne del club.
“Conte arruola anche Lele Oriali, campione del mondo 1982, il gendarme gentile di uno spogliatoio proibito ad agenti e dirigenti. Come denunciò l’onesto Calzona quel Napoli era fuori controllo. De Laurentiis cede persino i suoi poteri al manager”.