Corriere dello Sport: “Scott McTominay come un highlander nel pieno dell’emergenza”

Corriere dello Sport: “Scott McTominay come un highlander nel pieno dell’emergenza”

Scott McTominay come un highlander nel pieno dell’emergenza. In un Napoli falcidiato dagli infortuni a centrocampo, lo scozzese è rimasto l’unico punto fermo per Antonio Conte. A Lisbona ha giocato fino all’ultimo respiro, 97 minuti senza essere sostituito, nonostante una condizione tutt’altro che brillante. Come racconta Davide Palliggiano sul Corriere dello Sport, McTominay è diventato il simbolo di una squadra che stringe i denti per restare in piedi.

I numeri certificano il suo peso specifico: 479 minuti disputati nelle ultime sei partite, quasi sempre da titolare, con l’unica eccezione rappresentata dalla Coppa Italia contro il Cagliari, quando è entrato nell’ultima mezz’ora calciando anche uno dei rigori. Solo Milinkovic-Savic ha giocato di più, ma fa il portiere. Come sottolinea Davide Palliggiano del Corriere dello Sport, McTominay è oggi il riferimento obbligato nel cuore del campo.

La coperta, del resto, non è corta: è cortissima. Lobotka e Gilmour sono fuori, Anguissa pure, De Bruyne indisponibile, Elmas adattato in regia. In mezzo resta un solo centrocampista di inserimento vero, l’unico capace di fare su e giù senza sosta. Ed è ancora McTominay. Una situazione che, come scrive Davide Palliggiano sulle colonne del Corriere dello Sport, ricorda quasi una scena cinematografica.

“Great Scott!”. Il richiamo è inevitabile. In Ritorno al Futuro, Doc Brown gridava così quando tutto si complicava. Per Conte, oggi, il centrocampo assomiglia proprio a quel momento: di Scott ce n’è uno solo, e deve bastare per tutti. Un parallelismo che Davide Palliggiano del Corriere dello Sport utilizza per raccontare la centralità assoluta dello scozzese nello scacchiere azzurro.

Il calendario, intanto, non concede tregua. Udine, poi la semifinale di Supercoppa contro il Milan in Arabia Saudita, con l’eventuale finale, quindi il campionato: Cremonese per chiudere il 2025 e Lazio per aprire il 2026. Tutte partite lontano dal Maradona, dove il Napoli tornerà soltanto il 7 gennaio contro il Verona. Al Bluenergy Stadium toccherà ancora a lui, perché l’idea di farlo riposare non è impraticabile: è impossibile.

A Lisbona, nella notte più complicata delle ultime settimane, McTominay non si è tirato indietro. Non era brillante, ha sbagliato qualcosa, ma è andato oltre la stanchezza. Un giocatore di sostanza, che quando la squadra vacilla resta comunque in piedi. Sa che servirebbe una pausa, ma sa anche che non è questo il momento. Lo sa lui, lo sa Conte, lo sanno i compagni. E finché l’emergenza non finirà, il Napoli continuerà ad affidarsi al suo highlander. Great Scott, davvero: servirà tutto il suo carattere.