Corriere dello Sport: “Napoli, ora è una fuitina”
Dopo la caduta dell’Inter, anche il Napoli frena. Come sottolinea Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, la squadra di Antonio Conte inciampa in un altro pareggio casalingo contro una solida Udinese, che dopo la Roma riesce a fermare anche la capolista. Il secondo 1-1 consecutivo lascia l’amaro in bocca e rappresenta una grande occasione sprecata, dopo quelle contro Milan e Fiorentina. Il vantaggio in classifica ora si riduce a 4 punti, in attesa della sfida tra l’Inter e la squadra di Palladino.
Mandarini evidenzia come il Napoli abbia mostrato segni di stanchezza, in particolare nella fascia sinistra, priva di Spinazzola e Olivera, dove Mazzocchi ha faticato sia in fase difensiva che nelle scelte offensive. L’ex Salernitana, protagonista in negativo anche nella scorsa giornata, ha fornito l’assist involontario al gol del pareggio bianconero. Il problema, però, è più profondo: secondo il Corriere dello Sport, la squadra non ha alternative di qualità per cambiare il ritmo della gara, e gli uomini chiave iniziano a pagare la stanchezza.
Primo tempo: l’Udinese sorprende il Napoli
Come sottolinea Mandarini, l’Udinese ha impostato la partita con un pressing alto e aggressività, mettendo in difficoltà il Napoli sin dai primi minuti. La squadra di Runjaic ha sfruttato le combinazioni tra Thauvin e Lucca, oltre agli inserimenti tra le linee di Ekkelenkamp, creando ripetutamente pericoli.
La difesa azzurra, soprattutto sul lato sinistro, è sembrata in difficoltà: Mazzocchi, al ritorno da titolare dopo cinque mesi, ha sofferto prima contro Atta, poi contro Thauvin, rivelandosi impreciso anche in fase offensiva. Il Napoli ha spostato il gioco principalmente sulla fascia destra, senza però trovare la continuità necessaria per rendersi pericoloso.
Il gol del vantaggio azzurro arriva da McTominay, bravo a sfruttare un corner e una disattenzione di Lovric. Ma, come evidenzia il Corriere dello Sport, l’Udinese non si scompone e continua a giocare con equilibrio. Il pareggio arriva poco dopo: Jesus recupera un pallone già destinato a Meret, Mazzocchi sbaglia il controllo e il rinvio, regalando a Ekkelenkamp la possibilità di segnare con un destro a tre dita preciso e velenoso.
Secondo tempo: il Napoli non trova il guizzo
Nel secondo tempo, come sottolinea Mandarini, il Napoli prova a riprendere il controllo della partita, ma non riesce a incidere. Il possesso palla oscilla tra il 60% e il 62%, ma la finalizzazione lascia a desiderare: 18 tiri totali, solo uno nello specchio nella ripresa.
L’Udinese non si chiude e sfrutta le ripartenze, con Lovric e Karlstrom a fare filtro a centrocampo e Solet e Bijol attenti su Anguissa e Lukaku. Conte prova a cambiare tutto inserendo Simeone, Raspadori e Ngonge, e nel finale anche Okafor, all’esordio, per un deludente Neres.
Come sottolinea il Corriere dello Sport, però, l’Udinese regge fino alla fine e porta via un punto prezioso dal Maradona, lasciando il Napoli con più di un interrogativo sul proprio stato di forma.
