Corriere dello Sport: “Napoli, in panchina manca l’uomo in più”
Come evidenzia Fabio Tarantino sulle pagine del Corriere dello Sport, il Napoli sta pagando un problema evidente: il contributo della panchina è sempre più scarso. Ora che il “dodicesimo uomo” è diventato titolare, gli azzurri hanno perso una risorsa fondamentale da sfruttare a gara in corso. Le difficoltà dei subentranti sono state confermate anche contro l’Udinese: una ventina di minuti con Raspadori, Simeone e Ngonge in campo per provare a vincere, ma senza alcun risultato concreto. Nessun pericolo, nessun tiro, solo qualche iniziativa isolata che non ha portato a nulla.
A loro si è aggiunto nel finale anche l’ultimo arrivato, Okafor. Lo svizzero, come ricorda il Corriere dello Sport, è stato un dodicesimo perfetto la scorsa stagione al Milan: sei gol, di cui cinque segnati entrando a gara in corso. Anche l’unica rete realizzata quest’anno è arrivata al novantesimo, all’esordio col Torino. Conte spera che possa cambiare il trend della panchina e offrire quel contributo che finora è mancato.
GOL DALLA PANCHINA: NUMERI PREOCCUPANTI
Di solito chi faceva la differenza nei finali era Neres, che ora è diventato titolare sulla fascia sinistra dopo l’addio di Kvaratskhelia. Come riporta Fabio Tarantino, i punti “di scorta” offerti dai subentranti sono stati pochissimi: solo quattro reti dalla panchina in tutto il campionato.
L’unico vero gol decisivo è stato quello di Raspadori contro il Venezia a dicembre, che ha regalato la vittoria per 1-0. Poi ci sono stati episodi sporadici: Simeone segnò nel 3-0 contro il Bologna ad agosto, Lukaku fece il suo primo centro a Napoli contro il Parma appena atterrato da Capodichino, e anche Neres trovò la rete all’esordio in maglia azzurra contro il Como in Coppa Italia.
ALTERNATIVE IN CERCASI
Come sottolinea il Corriere dello Sport, Conte si aspettava risposte diverse contro l’Udinese, ma non le ha avute. Simeone ha ricevuto pochissimi palloni giocabili, Raspadori è sembrato fuori posizione e Ngonge, schierato a destra, è apparso troppo fumoso, lontano parente del giocatore brillante visto in Coppa Italia contro il Palermo. Per ora mancano anche i gol pesanti di Simeone, che nell’anno dello scudetto era stato decisivo nei momenti chiave: quest’anno ha segnato appena due reti in 491 minuti, una contro il Bologna e una all’Olimpico contro la Lazio in Coppa Italia, nella notte dell’eliminazione.
Dal mercato è arrivato Okafor in prestito dal Milan, ma finora ha giocato solo otto minuti contro l’Udinese. Saranno necessarie più occasioni per valutarlo realmente, e soprattutto del tempo per vederlo nella sua miglior versione.
I NUMERI DELLE ALTERNATIVE
Come evidenzia Fabio Tarantino, dietro a Neres, che ha collezionato 1.144 minuti, c’è un piccolo vuoto. Juan Jesus ha totalizzato 979 minuti, Spinazzola 888’ (prima del doppio infortunio che ha colpito lui e Olivera), Mazzocchi è fermo a 682’, Gilmour a 595’ e Raspadori a 538’. Più indietro ci sono gli altri: Billing non ha ancora debuttato e Rafa Marin aspetta il suo esordio in campionato dal 18 agosto.
Il Corriere dello Sport sottolinea che, nel rush finale della stagione, servirà l’apporto di tutti. Ma per il momento, il Napoli non può più permettersi una panchina che incide così poco.
