Corriere dello Sport: “Napoli, Big Rom e grandi sogni”
NAPOLI – Ogni sfida contro l’Inter non è mai una partita qualsiasi per Romelu Lukaku. Lo dicono i numeri, la storia e, come evidenzia Il Corriere dello Sport nell’analisi di Fabio Mandarini, anche i rapporti personali. Tre stagioni con la maglia nerazzurra, 132 partite, 78 gol e una bacheca arricchita da uno scudetto, una Supercoppa italiana e una Coppa Italia. Ma anche un addio burrascoso, la frattura con Lautaro, le tensioni con i vecchi compagni, i fischi e gli insulti di San Siro.
Obiettivo riscatto
Dopo la brutta prestazione di Como, Lukaku sa che oggi al Maradona è il momento di tornare protagonista. La fiducia di Conte e il sostegno dei 50mila tifosi azzurri saranno la spinta decisiva per ritrovare la via del gol e, magari, chiudere definitivamente i conti con il suo passato interista. Non segna da quattro partite, e guarda caso, il Napoli non ha più vinto. Coincidenza? Forse, ma fino a un certo punto. Big Rom è il riferimento offensivo della squadra, il terminale che cambia gli equilibri.
La sfida con Acerbi e il digiuno da gol
Il duello di giornata sarà con Acerbi, che già all’andata riuscì a limitarlo con fisicità e anticipi. Stavolta Lukaku vuole cambiare la storia. Per lui, e per il Napoli, febbraio è stato un mese da dimenticare: tre pareggi in quattro partite e la sconfitta di Como hanno complicato la corsa al vertice. La sua ultima rete risale al 25 gennaio contro la Juve, su rigore, dopo quella decisiva con l’Atalanta. Poi, un solo assist per Raspadori e nulla più.
L’adozione del 3-5-2 avrebbe dovuto agevolarlo, garantendogli più rifornimenti, ma finora la resa è stata inferiore alle aspettative. C’è anche una sorta di maledizione: è fermo a quota 9 reti in campionato e 79 in Serie A, a un solo gol dalla doppia cifra e dal traguardo degli 80 centri. Un’attesa che dura da un mese.
Quarta sfida contro l’Inter: zero gol, il momento di sbloccarsi?
Oggi sarà la quarta volta che affronta il suo passato, dopo le due sfide con la Roma della scorsa stagione e quella di novembre a San Siro. Finora, zero gol. Ma stavolta c’è il Maradona, la spinta del popolo azzurro e la voglia di rivincita. È il momento di tornare Big Rom.
