Corriere dello Sport: “Il Napoli chiede gol al suo centravanti”
Nel suo approfondimento, Fabio Mandarini descrive sulle pagine del Corriere dello Sport il momento particolare di Rasmus Hojlund, un attaccante che in questo periodo gioca, lotta, partecipa, ma non segna. Il gol resta un buco nella storia recente tra lui e il Napoli, e da venerdì 5 dicembre la distanza ha assunto la dimensione dei due mesi: l’ultima rete risale al 5 ottobre contro il Genoa, sempre al Maradona, decisiva allora come simbolo del suo periodo migliore.
Mandarini ricorda come, in quel frangente, Hojlund avesse iniziato a sbloccarsi anche in Champions con la doppietta allo Sporting: tre gol in cinque giorni prima di un silenzio prolungato, interrotto solo dal rigore fallito contro il Qarabag. Eppure, nelle ultime due uscite qualcosa è cambiato: l’assist per Neres all’Olimpico e il rigore trasformato nella maratona contro il Cagliari indicano un giocatore che sta tornando a sentire l’odore della porta.
«Provaci ancora, Rasmus», scrive Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, perché oggi c’è la Juventus al Maradona, e certe notti hanno un sapore diverso.
Il ketchup, Van Nistelrooy e la tenacia del centravanti
Non mancano le prestazioni, elemento che Mandarini sottolinea ancora nel Corriere dello Sport: contro la Roma, Hojlund ha vinto un duello fisico straordinario con N’Dicka, difendendo palloni di ogni genere e lanciando l’azione dell’1-0 conclusa da Neres.
Lavoro sporco, sacrificio, generosità: Hojlund è uomo squadra, ma anche un centravanti che vive per il gol. E le sue parole di qualche settimana fa lo raccontano bene: «I gol sono come il ketchup: quando arriva il primo, poi escono tutti insieme», citando Van Nistelrooy, uno che di area se ne intendeva. La convinzione non gli manca: è una questione di tempo.
Il galà del Maradona e l’unico precedente con la Juve
Questa sera, Hojlund scoprirà cosa significa vivere un Napoli-Juve al Maradona: stadio sold out, rivalità storica, il ritorno di Spalletti. Un galà calcistico davanti a oltre cinquantamila persone, nel quale troverà anche un vecchio amico come Koopmeiners.
In carriera, ricorda Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, Hojlund ha affrontato la Juventus una sola volta ai tempi dell’Atalanta: 3-3 allo Stadium. Saltò poi il match di ritorno per infortunio.
915 minuti senza gol: l’attesa può finire
Stasera Hojlund ritroverà Neres e Lang, i suoi due partner d’attacco incaricati di fornirgli cross, verticalizzazioni e idee. Perché il suo digiuno, tra campionato e Champions, è arrivato a dieci partite, con tre gare saltate a causa dell’infortunio post-sosta.
In totale sono 915 minuti senza una rete. Numeri fatti per essere riscritti. E, come conclude Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, la storia suggerisce una sola frase: «Provaci ancora, Ras».
