Buongiorno, una notte speciale

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Nel suo approfondimento, Raffaele Auriemma racconta sulle colonne di Tuttosport il clima di pathos e passione che avvolge Napoli-Juventus, una sfida mai banale e ancor meno oggi. Antonio Conte si presenta alla partita con sette assenze pesanti, quattro delle quali nel cuore della squadra: Anguissa, Lobotka, Gilmour e De Bruyne. Un’emergenza mai vista nei mesi della sua gestione.

«Confido nel centrocampo, perché nella disgrazia si trovano sempre le soluzioni vincenti», ha detto De Laurentiis, un pensiero evidenziato da Auriemma su Tuttosport, mentre il tecnico azzurro valuta alternative forzate. Con McTominay ed Elmas unici disponibili, Conte potrebbe arrivare a scelte estreme: arretrare Beukema o Marianucci davanti alla difesa, adattare Spinazzola come interno o lanciare il giovane Vergara, che però ha un minutaggio minimo e un peso specifico ancora da verificare in una notte così.

La Juventus arriva al Maradona confidando nella tradizione statistica: gli azzurri non perdono in casa da un anno (Lazio, 8 dicembre 2024), mentre i bianconeri non vincono a Fuorigrotta dal 3 marzo 2019. Una cornice che aumenta la tensione e conferma, come scrive Auriemma sul Tuttosport, che questa gara non somiglia a nessun’altra.

Buongiorno, una notte speciale

Sarà una partita particolare per Alessandro Buongiorno, torinese, cresciuto nel Toro e oggi pilastro di Conte. «Per me non è una gara banale», ha raccontato a Dazn, un pensiero che Raffaele Auriemma riprende nel suo pezzo su Tuttosport. La famiglia granata sarà sugli spalti: «Saranno tutti dalla mia parte. Dobbiamo avere lo spirito delle ultime partite».

Il difensore è stato decisivo anche mercoledì, segnando contro il Cagliari il rigore che ha portato il Napoli ai quarti: «Era la prima volta in carriera che tiravo un rigore. È andata bene». Quanto allo scudetto? «Il campionato è difficile, ci sono tante squadre che possono vincerlo. Se vogliamo, possiamo».

Il ritorno di Spalletti al Maradona

Sul fronte Juventus, i riflettori sono inevitabilmente su Luciano Spalletti, che ritrova Napoli e il Maradona per la prima volta dopo la festa scudetto del 2023. Come ricorda Auriemma su Tuttosport, l’ex tecnico azzurro porta con sé due simboli della sua storia: il tatuaggio con lo stemma del Napoli e la cittadinanza onoraria, ricevuta proprio il 7 dicembre 2023.

Spalletti ha scelto di arrivare oggi con un charter per evitare schiamazzi notturni che potessero alterare la vigilia, ma non potrà sottrarsi all’abbraccio – o ai fischi – del suo vecchio pubblico. Un ritorno pieno di emozione, identità e memorie, perfetto per una città in cui, scrive Raffaele Auriemma su Tuttosport, «nel calcio è sempre tutto pathos e passione».