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Coronavirus- Arriva il test del sangue, in 15 minuti scopre anche gli asintomatici

Test del sangue per il Coronavirus, scopre anche gli asintomatici. Il test rapido effettuato con una goccia di sangue verifica la positività in 15 minuti.

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Ancora il Sud baluardo nella battaglia contro il COVID-19. Dopo il farmaco napoletano contro il coronavirus, da Bari arriva il test del sangue che promette di verificare la positività in 15 minuti.
La possibilità di effettuare il tampone, secondo gli attuali protocolli, è condizionata dalla presentazione di sintomi dopo il contatto con un paziente già risultato positivo.

IL TEST DEL SANGUE PER IL CORONAVIRUS

La grande maggioranza delle persone infettate da Covid-19, tra il 50 e il 75%, è completamente asintomatica ma rappresenta una formidabile fonte di contagio.
Da Bari arriva il test del sangue per il Coronavirus, in 15 minuti scopre anche gli asintomatici. Sono proprio questi ultimi il veicolo silente del COVID-19.
Secondo quanto riporta l’edizione odierna del quotidiano la Repubblica, dal sud, Bari per la precisione, è arrivata un’alternativa per accelerare le operazioni o, perlomeno, per avere una conferma più rapida della negatività del soggetto.

Si chiama VivaDiag Covid-19 ed è un progetto dell’azienda barese Alpha Pharma, specializzata in biotecnologie, che prevede un test rapido effettuato con una goccia di sangue per verificare in soli 15 minuti la determinazione qualitativa degli anticorpi IgM e IgG anti-Covid-19 nel sangue umano (prelevato da vena o dal polpastrello) nel siero o nel plasma.

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LA REGIONE CAMPANIA NE HA ORDINATI UN MILIONE

Secondo i test effettuati il risultato negativo nel soggetto che utilizza il kit è sicuro al 100%, mentre l’esito positivo è altamente affidabile. In questo modo il sospetto positivo, vista la rapidità della risposta, ha comunque la possibilità di isolarsi e chiedere un approfondimento del suo caso.
Il test del sangue per il Coronavirus sembra aver già convinto molti enti, tanto che la Regione Campania ne ha già ordinati un milione; tremila sono i test ordinati dall’istituto tumori di Bari Irccs “Giovanni Paolo II”; cinquemila quelli richiesti da parte del gruppo della sanità privata GVM e altri ordini sono già arrivati dalla Multiservizi del Comune di Bari e da istituti bancari. Il test è già in uso in ospedali, cliniche, centri medici.