Conte: “Fantastico e bellissimo io e De Laurentiis due vincenti”
NAPOLI – Il Napoli torna sul tetto d’Italia. È il quarto scudetto della sua storia, arrivato alle 22.48 del 23 maggio, nella bolgia dello stadio Maradona e con l’intera città trasformata in un teatro a cielo aperto. L’urlo di gioia parte da Scott McTominay, autore di una rovesciata da antologia, e si fonde con quello di Romelu Lukaku, simbolo di potenza e dedizione. Ma i volti in copertina sono anche quelli di Antonio Conte e Aurelio De Laurentiis, artefici di un’impresa che resterà nel tempo.
Come riportato da Repubblica Napoli, lo scudetto è «un inno alla gioia» che coinvolge milioni di tifosi in tutto il mondo e che consacra la coppia Conte-De Laurentiis. Il tecnico salentino, pur squalificato, ha vissuto ogni secondo della gara dalla tribuna, circondato dall’affetto del popolo azzurro. «È lo scudetto più inaspettato, difficile e stimolante della mia carriera – ha detto Conte –. Vincere qui, dopo un decimo posto, è qualcosa di clamoroso».
Il presidente De Laurentiis, intervistato a fine gara, ha elogiato il lavoro del tecnico e il carattere della squadra: «Napoli ha una mentalità vincente. Conte? Sarebbe bello vederlo affrontare ora la Champions con noi». Il patron ha rivendicato una scelta coraggiosa, voluta già mesi fa: «Lo avevo cercato a novembre, ma da grande professionista mi disse di cominciare da giugno. E ha mantenuto la promessa».
Il racconto di Repubblica Napoli sottolinea come la partita decisiva sia stata vissuta con «religioso silenzio» fino al gol liberatorio di McTominay, premiato anche come miglior giocatore della Serie A. Al suo fianco Lukaku, con 14 gol e 11 assist, ha trascinato il gruppo mostrando doti da leader assoluto.
Il Napoli di Conte ha riscritto la storia con tenacia e adattamento, superando infortuni, cambi tattici e cessioni dolorose come quella di Kvaratskhelia. Un gruppo che ha saputo reagire, unito dalla fame di vittoria.
Il Maradona canta, Napoli esplode. Il quarto scudetto è realtà. La festa è cominciata, e durerà ancora a lungo.
