Ricette della cucina napoletana

Cibo da strada a Napoli, il più buono nei quartieri spagnoli: Il Vascio

Zeppoline di pasta cresciuta, "o per e ‘o muss" , fritto di mare, pizza. Lo street food ai quartieri spagnoli

Nei Quartieri spagnoli dove il rito dello street food, cibo da strada,  è nato perché in casa non c’era spazio per mangiare spopola il Vascio.

CIBO DA STADA AI QUARTIERI SPAGNOLI

NAPOLI. Lo “street food” -il cibo di strada – quello che si mangia all’aperto, in piedi, senza posate – è legato a doppio nodo a molta della tradizione gastronomica del nostro Paese. Soprattutto al Centro-Sud: un po’ c’entra il clima, ma a Napoli – come spiega Fabio Zizolfi, voce della Radio Quartieri Spagnoli e ambasciatore semi-ufficiale del rione – la spiegazione sta nello storico affollamento delle case: nei quartieri popolari, “in un basso (una singola stanza al piano terra di un palazzo, ndr.) abitavano anche una decina di persone, quindi si mangiava fuori casa, perché, semplicemente, dentro non c’era lo spazio”.

Dai Quartieri Spagnoli, il mare di Napoli sembra lontanissimo: solo in Vico Cariati, dove sta il crocifisso eretto per il colera del 1836 che i locali chiamano “Gesù crist miez a via”, perché ostruisce il traffico – si vede fin giù, fino a uno spicchio d’acqua. Da queste parti, uno dei cibi di strada più diffusi è “‘o per e ‘o muss”: letteralmente “il piede e il muso” rispettivamente del maiale e del vitello: questa delizia per intenditori in realtà include un varietà di frattaglie bollite, tagliate a pezzetti e servite fredde, condite con sale e limone.

cibo da strada quartieri spagnoli

IL MURALE DI MARADONA

n Via Emanuele de Deo c’è il celebre murale di Maradona: dipinto nel 1990, anno in cui il Napoli vinse il secondo scudetto, ha ottenuto un nuovo volto nel 2017, quando lo street artist argentino Francisco Bosoletti ci ha rimesso mano: il precedente era stato rimosso quando sul palazzo era stata aperta in sua corrispondenza… una finestra. Qui oggi l’intera piazza è dedicata al culto laico del calciatore, con cimeli, altare votivo, e maglie originali.

Dalla collina dove si trova la vigna urbana di San Martino, il punto in cui da via Toledo si aprono i Quartieri Spagnoli è una linea di demarcazione netta, le case spingono l’una contro l’altra, i vicoli che le separano sono invisibili dall’alto. Anche oggi, qui vivono 20mila persone una sull’altra. Via Pignasecca è una lunga fila di bancarelle che vendono pesce: polpi vivi, gianchetti, spada, creature marine miscellanee indicate solo come “frittura”. A metà della via si apre uno spiazzo dove un grande stereo diffonde musica neomelodica: sulla cassa è disegnata una pizza.

O’ Vascio e’ Nunziatina

O’ Vascio e’ Nunziatina, un basso,  Vascio, tipico dei Quartieri Spagnoli, è un luogo storico dove sono preservate le tradizioni e le radici del vivere a Napoli.

Una esperienza gastronomica in una casa d’altri tempi, al cospetto di una famiglia tradizionale dei vicoli di Napoli, un percorso culturale e storico con un’associazione che preserva e divulga le belle tradizioni attraverso tante storie raccontate. Un ambiente tipico e tradizionale nel cuore dei Quartieri Spagnoli, dove in un basso d’altri tempi potrai vivere un’atmosfera come se fossi a casa tua.
Un home che guarda forte verso la divulgazione dei vecchi e sani principi della Napoli e dei Quartieri che furono, a tavola e nella storia.
Un unico tavolo, una padrona di casa, che con una cucina totalmente a vista vi delizierà la vista, l’olfatto ed il palato con i profumi ed i sapori delle sue “opere” culinarie.
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