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Bargiggia: “Ritiro voluto da De Laurentiis. Spalletti in dubbio. Due aspetti preoccupano il Napoli”

Paolo Bargiggia riporta alcuni retroscena legati al ritiro ufficializzato dal Napoli e a quanto sta accadendo in casa azzurra in queste ore.

Il Napoli annuncia il ritiro poi modifica la “punizione” per ben tre volte. In casa azzurra la situazione non è delle migliori: Società. squadra e allenatore sono sotto esame come ha spiegato Paolo Bargiggia ai microfoni di 1 Football Club, trasmissione di 1 Station Radio condotta da Luca Cerchione.

La sconfitta di Empoli? Dalla stagione ’41-42, quindi da 80 anni, il Napoli non faceva peggio: è da allora che non si faceva recuperare, perdendo 3-2. La sconfitta di Empoli, purtroppo, conferma, in modo drammatico, quanto detto la settimana scorsa, vale a dire che Luciano Spalletti, in modo emblematico, è entrato nel mirino dell’osservazione di Aurelio De Laurentiis, un’osservazione molto critica. Già contro la Roma, i cambi avevano fatto riflettere il presidente: specie la sostituzione di Osimhen. La società inizia ad interrogarsi sul crollo fisico della squadra nei finali delle partite. L’occhio attento della proprietà sul lavoro di Spalletti poteva sembrare una bestemmia la settimana scorsa, ora non più. Ha iniziato ad accendersi, anche se nessuno se l’aspettava”.

Bargiggia svela alcuni dettagli: “Due aspetti  preoccupano la dirigenza, in merito al lavoro di Spalletti: lo scarso equilibrio tattico del Napoli, ascritto proprio al mister; e la mancanza di intensità negli ultimi minuti. Qui, in particolare, c’è un approfondimento fatto dalla società. Ad una prima analisi, si potrebbe dare la colpa al lavoro atletico, ma non è così: i parametri individuali dei giocatori, infatti, sono tutti a posto. Al contrario, sembra entrare in gioco il lavoro settimanale di Spalletti. Mi spiego meglio: la squadra, forse, lavora troppo poco con la palla sui ritmi alti, sull’intensità“.

Chi ha voluto il ritiro? “La versione più edulcorata è che sia stato deciso da dirigenza e allenatore, ma io so che tutto è nato da una telefonata del patron e credo proprio che la cosa sia partita da Aurelio De Laurentiis e che Spalletti l’abbia accettata”.

Mancanza di chiarezza sul piano della comunicazione? “In questa stagione, a dire il vero, non ho visto grossi cortocircuiti. Ieri, poi, ci si sono messe un altro paio di cose: l’errore allucinante di Alex Meret, che mi aveva trasmesso incertezze anche contro la Roma; e la prestazione di Kevin Malcuit in sostituzione del malconcio Alessandro Zanoli, con il francese che sembrava venuto da Marte. Non sono alibi, ma parliamo di fattori che hanno inciso“.

Il Napoli ritiene la sua coppia di portieri tra le migliori in Italia? “Qualcuno, nel club, considera Meret e Ospina i più forti dopo Mike Maignan del Milan. Alla luce di quanto fatto contro l’Empoli, qualche dubbio viene”.