Cappella Sansevero la statua del Disinganno. Un’opera d’arte e di mistero al punto di suscitare il dubbio di un soldato nazista che la danneggiò.
Di: Gino Campolongo
La statua del Disinganno
La statua del Disinganno della Cappella Sansevero è opera dello scultore Francesco Queirolo, questa statua è dedicata al Padre di Raimondo, Antonio di Sangro, duca di Torremaggiore che abbracciò la fede di Dio abbandonando l’inganno dei “vizi”. Dopo anni di dissennatezze vissute in seguito al dolore per la perdita dell’amata moglie.
La Statua del Disinganno e i simboli della Massoneria
Non è difficile accorgersi che questa statua è chiaramente il simbolo dell’iniziazione alla Massoneria di cui faceva parte … anzi ne era il capo … il Principe Raimondo. Infatti con la frase “Qui non vident videant” e con i passi biblici incisi nel libro aperto … si fa apertamente riferimento alle iniziazioni massoniche. Non a caso la statua è posta alla dx di Gesù che è anche il Padre … volendo far capire che la loggia massonica è pari alla religione e in lei vi è la vera fede con cui ci si libera dal peccato e dall’inganno.
Il principe di Sansevero potente alchimista?
Spesso si narra che il Principe di Sansevero, lo stesso che commissionò al Sanmartino il Cristo velato, abbia inventato una pasta che solidificandosi rendeva gli oggetti bagnati in essa come marmo.
l’incredulità del soldato nazista
Ora io non so se è vero ma mi chiedo: come è possibile aver scolpito quella rete da pescatore? Mah! E se lo deve aver chiesto anche il soldato nazista che per vedere se era vero ruppe col calcio del fucile un pezzo della rete! come narra ormai una legenda metropolitana .
Comunque sia … questa statua è bellissima!
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