Zazzaroni: “Napoli dominante, Juve giù”

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Il Napoli travolge la Juventus con autorevolezza, lucidità e un dominio che, come sottolinea Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport, ricorda da vicino la superiorità mostrata dall’Inter il giorno precedente contro il Como. Per il direttore del quotidiano sportivo, le due squadre dominatrici del weekend restano le uniche vere candidate al titolo: «Se a maggio lo scudetto dovesse finire a un terzo, parlerei di impresa», scrive Zazzaroni sul Corriere dello Sport.

La partita racconta una storia precisa: il Napoli concede un’unica conclusione seria alla Juventus in 95 minuti, trasformata da Yildiz nel momentaneo 1-1. Un lampo isolato in una notte completamente azzurra. Il primo tempo della squadra di Conte – definito da Zazzaroni sulle colonne del Corriere dello Sport «una frazione perfetta» – è un compendio di aggressività, recupero palla, costruzione pulita e ricerca continua del vantaggio. A fare la differenza, su tutti, è David Neres: devastante nell’uno contro uno, imprendibile per Cabal e Koopmeiners, determinante in almeno cinque situazioni chiave.

La Juventus, invece, fatica ovunque. A centrocampo soffre la pressione costante del Napoli, in avanti vive soltanto di fiammate di Yildiz, chiamato da Spalletti a sostenere praticamente da solo tutto il peso offensivo.

Il contesto, come fa notare ancora Zazzaroni sul Corriere dello Sport, amplifica il valore della prestazione del Napoli: Conte sta giocando da settimane senza De Bruyne, Meret, Lobotka, Gilmour, Anguissa, Gutierrez e naturalmente Lukaku. Un’assenza dopo l’altra, trasformata in risorsa grazie a un’organizzazione di gioco che esalta ogni disponibile.

Spalletti, dal canto suo, paga due assenze pesanti: quelle di Bremer e Vlahovic, difficilmente sostituibili. Ma paga anche alcune scelte: l’attacco leggero del primo tempo, il raddoppio teorico su Neres mai realmente funzionante, fino alla decisione di togliere Yildiz poco prima del 2-1 di Hojlund. Una squadra che, secondo il commento di Zazzaroni, «non dà mai l’impressione di poter vincere, e non soltanto contro il Napoli».

Il ritorno di Spalletti al Maradona è descritto in un’immagine: espressioni tese, quasi un «complesso di inferiorità occasionale» di fronte alla superiorità azzurra.

Conte, invece, confeziona quello che Zazzaroni definisce «un autentico capolavoro di ottimizzazione delle risorse e conoscenze». Il Napoli vola, la Juventus si allontana: fotografia nitida della corsa scudetto.