La UEFA usa il pugno duro con Juventus, Barcellona e Real Madrid. In merito alla questione SuperLega, l’organismo europeo ha nominato “ispettori etici e disciplinari” responsabili dello svolgimento di unna indagine disciplinare. In ballo ci sarebbe una violazione del regolamento da parte dei tre club, gli unici ancora ufficialmente rimasti dentro al progetto. Ecco il comunicato della UEFA:
“In conformità con l’Articolo 31 (4) del Regolamento Disciplinare UEFA, gli ispettori disciplinari e etici della UEFA sono stati oggi incaricati di condurre un’indagine disciplinare su una potenziale violazione del quadro giuridico della UEFA da parte di Real Madrid CF, FC Barcelona e Juventus FC in relazione al cosiddetto progetto Superlega”. Come anticipato nei giorni scorsi, la Uefa va avanti per la sua strada dopo aver constatato che i tre club non hanno fatto passi indietro sul progetto. “Ulteriori informazioni a riguardo – si legge sul comunicato dell’organo presieduto da Ceferin – saranno rese disponibili a tempo debito”. L’8 maggio Juve, Real e Barcellona avevano rilasciato un duro comunicato congiunto, nel quale si parlava di “inaccettabili pressioni, minacce ed offese da terze parti al fine di ritirare il progetto proposto”.
Lo scorso 8 maggio Juve, Barcellona e Real avevano rilasciato un comunicato ufficiale parlando di “pressioni inaccettabili” e dichiarandosi pronti al dialogo con le istituzioni. Non abbastanza evidentemente per evitare il procedimento dell’UEFA, che nelle prossime settimane potrebbe punire severamente Juventus, Real Madrid e Barcellona.
Sulla questione Superlega è intervenuto anche Gabriele Gravina presidente della FIGC:
“Con la Juventus i rapporti sono buoni, ho avuto un colloquio molto positivo con Agnelli ieri. Non mi impegno ad essere mediatore, la Juve deve rispettare le regole del gioco.
Alternativamente non è una scelta federale ma di altri che vogliono stare fuori dal nostro sistema. L’iscrizione al campionato, è una scadenza a cui non si può derogare, chi si iscrive accetta lo statuto e lo sottoscrive. Mi auguro di arrivare in maniera amichevole e serena a quella deadline”.
Gravina riguardo ai rapporti tra Uefa e le società ancora legate al progetto Superlega, in particolare la Juventus spiega:
“Con “Ceferin stiamo cercando di allentare le tensioni generate da un progetto alternativo. Il tempo deve essere nostro alleato, più giorni passano più posizioni si riavvicinano. Credo che il presidente Agnelli, abbia dimostrato disponibilità al dialogo e tornare in alcuni principi che lo hanno sempre contraddistinto.
La decisione della Uefa non spetta a me. Non fa bene parlare del problema Superlega. È superato. Ma per quanto riguarda la mia sensibilità è un tema molto caldo. Sarebbe assurdo dire che va tutto bene e che la Superlega è solo una boutade.
E ‘stato un grido d’allarme da accogliere e sul quel grido si deve costruire l’antidoto giusto per dare al calcio progettualità e aspetto innovativo e un aiuto al controllo gestionale più attivo“.
Mentre la UEFA è pronta ad usare il pugno duro, in casa nostra Gravina continua a difendere Agnelli e la Juventus. Una situazione paradossale, tipicamente italiana.