Andrea Scanzi parla di Massimiliano Allegri, tecnico della Juventus che chiude la stagione con zero titoli. Il giornalista e scrittore Scanzi su Facebook scrive: “Massimiliano Allegri è (stato?) un ottimo allenatore ed è pure una persona assai fortunata, perché se si fosse chiamato “Sarri” lo avrebbero giornalisticamente fucilato da un bel pezzo. Invece, fino alla sconfitta in Coppa Italia, Allegri godeva di un trattamento clamorosamente benevolo da parte di quasi tutti i media. La sua Juve ha conquistato “zeru tituli”. Ai bianconeri non accadeva dalla stagione disastrosa di Delneri. Era il 2011. Le minestre riscaldate, nel calcio come nella vita, non funzionano quasi mai, e Allegri di nuovo alla Juve (dopo aver rinunciato a panchine prestigiosissime europee) non ha fatto eccezione. Ora rischia l’esonero. Giusto così: Pirlo, e ancor più Sarri, furono cacciati per molto meno“.
Poi Scanzi su Allegri aggiunge: “La dirigenza juventina sta sbagliando tutto, da qualche anno a questa parte. E Allegri pare essersi allineato al trend societario. Fallire una stagione ci sta, giocare quasi sempre male un po’ meno. Allegri non è mai stato un esteta del calcio, e i suoi noti scazzi con Sacchi e il “teorico” Adani stanno lì a dimostrarlo, ma la sua litania sulle vittorie ciniche di “corto muso” gli si è ritorta contro. Anche contro l’Inter, Allegri ha sbagliato tutti i cambi e ha pure reso colossale la sua Waterloo con un’espulsione da uomo piccoso e permaloso. La Juve non sa perdere da sempre, anche perché – in Italia – non c’è abituata. E l’Inter di Inzaghi è puntualmente “agevolata” da non poche decisioni arbitrali (lo ammetterebbero tutti, tranne Bonolis e derivati). Ma farsi cacciare perché hai appena preso il 4-2, dicendo poi che “uno dell’Inter mi ha dato una pedata” (?), è roba da terza categoria“.
“Allegri ha poi la colpa di avere – per mesi – cercato di far passare il quarto posto finale come successo. Macché: ai blocchi di partenza la Juve era per distacco la squadra più forte del campionato con l’Inter, superiore al Napoli e ancor più al Milan. Sul campo però non si è visto. Invece di lamentarsi dei giornalisti, degli arbitri e delle “pedate”, parola che peraltro non si sentiva dai tempi del Gozzano, Allegri – uomo intelligente e quando vuole simpatico – ammetta una bella cosa: che quest’anno ha sbagliato tutto e non ci ha capito nulla. Anzi meno”.