Napoli violenta, a Milano colpa di un mitomane. E’ un po’ la sintesi dei media per sul caso dei furti ad Allan e Zielinski e le minacce ad Antonio Conte.
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Ancora una volta i media nazionali utilizzano due pesi e due misure, per trattare le questioni (gravissime) che colpiscono il Nord ed il Sud del paese. Napoli violenta, a Milano colpa di un mitomane.
Minacce a Conte
Un proiettile per un fucile calibro 22 consegnato presso l’abitazione dell’allenatore dell’Inter Antonio Conte, la vigilanza radiocontrollata da parte delle forze dell’ordine. Una situazione gravissima che dovrebbe far riflettere sulla situazione del calcio italiano, con lo stesso Conte che già qualche mese fa aveva detto di aver trovato un’Italia “peggiorata all’ennesima potenza. Dopo 3 anni all’estero vedo tanto odio e rancore“. Le minacce a Conte non hanno fatto altro che confermare le parole del tecnico dell’Inter che ha subito una minaccia gravissima ed inaccettabile. Così come non si possono accettare il tentato furto a casa di Allan e il furto di stereo e navigatori all’automobile della moglie di Zielinski. I due fatti per i media nazionale sono stati bollati diversamente: Napoli violenta, a Milano colpa di un mitomane. Una sintesi per raccontare un po’ il pensiero di tanti organi di informazione che ancora una volta sembrano utilizzare due pesi e due misure per raccontare i fatti di cronaca. Eppure mai come in questo momento servirebbe maggiore equilibrio da parte di tutti, basterebbe condannare quegli episodi e cercare di raccontare quanto accaduto senza soffermarsi sugli stereotipi che da troppo tempo accompagnano la città di Napoli, bollandola solo come inospitale e patria della camorra.
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Napoli città dell’accoglienza
Un’etichetta che stona con i tanti calciatori che militano o hanno militato nel Napoli. Mertens e Koulibay sono solo gli ultimi due casi di calciatori stranieri che si sono identificati con la città, oltre che con i tifosi e la squadra. Il belga oramai vive Napoli come la sua seconda casa, come raccontano anche i vicini di casa, mentre Koulibaly proprio ieri ha voluto lanciare un messaggio distensivo sui social in cui ha raccontato non solo l’amore per la maglia azzurra, ma anche quello per la città.