Sono tre i fondamenti che stanno rivoluzionando il ‘nuovo’ Napoli di Conte e lo spingono verso nuovi traguardi in Serie A.
Il Napoli sta vivendo un momento d’oro in classifica e l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport analizza il “metodo” Antonio Conte, individuando tre segreti che stanno contribuendo alla rinascita della squadra partenopea.
1. Difesa blindata
La solidità difensiva è la chiave del successo del Napoli, che ha incassato un solo gol nelle ultime cinque partite, e per di più su rigore. La squadra ha trovato una nuova stabilità grazie all’arrivo di Alessandro Buongiorno, il miglior difensore per impatto immediato. La sua presenza ha anche riportato Rrahmani ai livelli di eccellenza raggiunti durante la vittoria dello scudetto. Con Buongiorno in campo, il Napoli ha perso solo una partita, a testimonianza di quanto la sua integrazione abbia già avuto un impatto decisivo. Ecco si legge sul noto quotidiano sportivo:
“Un solo gol preso nelle ultime cinque giornate di campionato, per di più su calcio di rigore. La rinascita del Napoli riparte da qui, dalla base di ogni trionfo, almeno nella storia della Serie A. Perché una squadra vincente deve essere innanzitutto granitica, impenetrabile. Dal mercato è arrivato Alessandro Buongiorno, il miglior difensore per impatto immediato e pensando al futuro. E con la solidità di Buongiorno, è tornato al top anche Rrahmani, ora sui livelli di quando faceva coppia con Kim nell’anno dello scudetto. Il Napoli ha perso una sola partita, l’unica saltata fin qui da Buongiorno. Non è e non può essere un caso”.
2. Mentalità vincente
Antonio Conte è noto per la sua capacità di infondere una mentalità vincente nei suoi giocatori. La sua cultura del lavoro è maniacale: ore passate sul campo a perfezionare movimenti ed esercitazioni. L’obiettivo? Avvicinarsi alla perfezione. Conte insegna ai suoi ragazzi che oggi si deve soffrire per poter festeggiare domani, creando un’atmosfera di impegno e determinazione che si riflette nelle prestazioni in campo.
“Quando si parla della capacità di Conte di saper entrare nella testa dei propri giocatori, il riferimento non è casuale. Antonio ha una cultura del lavoro maniacale e passionale. Passa ore e ore sul campo a fare e rifare movimenti ed esercitazioni, per avvicinare la perfezione. Nessuna squadra potrà mai raggiungerla, ovviamente, ma l’obiettivo deve essere avvicinarsi il più possibile, avere desiderio di migliorare, imparare a soffrire oggi per poter festeggiare domani”.
3. Spirito di gruppo
Il principio fondamentale del “calcio contiano” è mettere il “noi” davanti all’“io”. L’acquisto di un top player come Scott McTominay ha accelerato il passaggio del Napoli a un sistema di gioco moderno e versatile. In fase difensiva, la squadra mantiene un 4-3-3, ma sa trasformarsi durante l’azione: può schierarsi con un 4-2-3-1 o persino un 4-2-4, sfruttando la fisicità e la qualità dello scozzese. Questa flessibilità tattica permette al Napoli di essere imprevedibile e letale.
“Ma il primo comandamento del calcio contiano resta il sapere mettere “il noi davanti all’io”, pensare di insieme, lavorare sempre di squadra. L’arrivo di un top player come McTominay a centrocampo lo ha convinto ad accelerare il passaggio a un sistema di gioco moderno e imprevedibile. Di base, senza palla, il Napoli difende col 4-3-3 ma poi con lo sviluppo dell’azione si trasforma, anche sfruttando la fisicità e la qualità dello scozzese ex United. Che può alzarsi a supporto di Lukaku per un 4-2-3-1 (come visto con la Juve a Torino) o addirittura mettersi in linea con Rom, per un 4-2-4 di sfondamento, come col Monza”.
Il “metodo” Conte sta già dando frutti, e i tre segreti – difesa impenetrabile, mentalità vincente e spirito di gruppo – stanno ridisegnando il volto del Napoli. Con questi principi, la squadra sembra pronta a puntare in alto e a competere per obiettivi ambiziosi in questa stagione di Serie A. I tifosi possono sognare in grande, perché la rinascita del Napoli è solo all’inizio.