Napoli, la quota Premier funziona: McTominay, Gilmour e Billing trascinano Conte
Come riportato da Fabio Mandarini sul Corriere dello Sport, il Napoli ha trovato nel suo trio “inglese” un valore aggiunto fondamentale per la stagione. Inglese nel senso di Premier League, sia chiaro: Scott McTominay, pur essendo nato in Inghilterra, gioca con la nazionale scozzese, così come Billy Gilmour, mentre Philip Billing veste la maglia della Danimarca. Tutti e tre sono stati pescati nel campionato più intenso d’Europa, e tutti e tre hanno già lasciato il segno.
McTominay è arrivato in estate dal Manchester United, Gilmour è stato voluto da Conte negli ultimi istanti del mercato estivo, mentre Billing, eroe della sfida con l’Inter, si è unito alla squadra a gennaio in prestito dal Bournemouth. Gol, punti, energia e determinazione: ognuno ha contribuito in modo decisivo, mostrando carattere nei momenti difficili e freddezza in quelli chiave. E Conte si aspetta lo stesso apporto nella volata finale.
L’esperienza europea e il sogno scudetto
Come sottolineato da Mandarini sul Corriere dello Sport, nessuno dei tre ha mai vinto la Premier League. McTominay ha trascorso ben 22 anni nel Manchester United, dalla giovanile alla prima squadra, senza mai riuscire a conquistare il titolo. Stesso discorso per Gilmour, cresciuto nei Rangers prima di passare al Chelsea, dove ha fatto parte della rosa che ha vinto la Champions League nel 2021, pur collezionando solo due presenze. Un’esperienza che, però, gli ha fortificato il carattere.
A Napoli, il centrocampista scozzese ha sostituito alla perfezione Lobotka durante il suo infortunio e, nell’ultima gara contro l’Inter, è stato decisivo al suo fianco. Anche Billing, 28 anni, ha dovuto attendere il suo momento: dopo essere rimasto nell’ombra per cinque giornate, è stato tra i migliori a Como e poi ha cambiato la partita contro i nerazzurri con un gol pesantissimo, mantenendo vivo il sogno scudetto.
McTominay, il leader instancabile
McTominay, invece, è il più esperto del trio per numero di presenze in Premier League: ben 255, oltre a 22 apparizioni in Champions League. Pur non avendo mai vinto il campionato inglese, ha alzato al cielo la Coppa di Lega e la FA Cup con il Manchester United.
Ma è a Napoli che ha trovato una dimensione da assoluto protagonista. Come evidenziato da Fabio Mandarini nel Corriere dello Sport, è diventato un pilastro nel sistema di Conte, titolare inamovibile dalla quinta giornata contro la Juventus. Con 6 gol all’attivo, è il secondo miglior marcatore della squadra dietro Lukaku, ha collezionato 2 assist e ha guadagnato il rigore decisivo contro la Juve. Inoltre, è il vero maratoneta del campionato, capace di macinare chilometri su chilometri senza mai fermarsi.
Un effetto Premier che sta facendo la differenza nella corsa del Napoli, sempre più determinato a giocarsi le sue chance fino alla fine.
