Marino: «Napoli, occhio all’Udinese. Conte? Vedo la stessa intesa che c’era con Spalletti»

marino deulofeu napoli

Come riportato da Il Mattino – Edizione Napoli, Pierpaolo Marino avverte il Napoli in vista della sfida contro l’Udinese. L’ex dirigente azzurro, che ha vissuto da protagonista il primo scudetto ai tempi di Maradona, riconosce la forza della squadra di Conte, ma sottolinea le insidie della gara contro i friulani.

L’Udinese, un avversario da non sottovalutare
Per Marino, la sfida contro l’Udinese nasconde diverse insidie: «Fuori casa sanno come bloccare il gioco dell’avversario e ripartire con efficacia. Il Napoli dovrà trattarli con lo stesso rispetto riservato alle big, perché sopperiscono alla mancanza di qualità con fisicità e spregiudicatezza in contropiede».

Tra gli elementi da tenere d’occhio, Florian Thauvin, considerato il fulcro del gioco bianconero: «Non dà punti di riferimento, appena trova spazio può colpire con un tiro o un assist. Ha un piede educato e va attenzionato».

Napoli e Conte, un’intesa che ricorda Spalletti
L’attuale capolista della Serie A può contare su una squadra solida e su un tecnico con le idee chiare: «Conte ha già saputo gestire i primi momenti di difficoltà, c’è totale sintonia tra lui e la squadra. Sono stati capaci di isolarsi rispetto alle ingerenze societarie dell’anno scorso. Non vedo grandi difficoltà o motivi di conflitto».

Come evidenziato da Il Mattino, Marino si spinge oltre nel paragone: «In questo Napoli vedo la stessa amalgama che c’era tra Spalletti e la squadra. Se Conte mantiene questo equilibrio, sarà dura per tutti».

Corsa scudetto e il ruolo dell’Inter
Per Marino, il campionato è una corsa a due tra Napoli e Inter, con l’Atalanta outsider: «Se il Napoli vince lo scontro diretto e si porta a +6, può davvero indirizzare il campionato. Se invece il distacco resta invariato, il duello andrà avanti fino alla fine».

L’eventuale impegno europeo dell’Inter potrebbe fare la differenza: «Se i nerazzurri andranno avanti in Champions, sarà difficile per loro recuperare punti. Conte, con sei lunghezze di vantaggio, avrebbe un margine importante».

Il mercato: il Napoli poteva fare di più?
Secondo Marino, la sessione invernale è stata gestita in modo troppo attendista: «Si è aspettato troppo per un’alternativa a Neres. Alla fine è arrivato l’ultimo giocatore disponibile».

Sul ruolo di Kvaratskhelia, Marino ha una visione chiara: «L’infortunio di Kvara è stato quasi una fortuna per il Napoli, ma il titolare in quella posizione era già Neres e resta Neres. È stata una lezione per il futuro».