Il Mattino: “Napoli-Conte, prove di addio?”

Il Mattino: “Napoli-Conte, prove di addio?”

De Laurentis e Conte (LaPresse) Napolipiu

È un Antonio Conte in versione Conte di Montecristo, deluso, diretto e furente, quello che si è presentato davanti ai microfoni dopo la sconfitta di Bologna. Come racconta Il Mattino di Napoli, l’allenatore del Napoli si è assunto tutte le responsabilità, ma al tempo stesso ha lanciato un messaggio durissimo alla squadra e alla società: «In quattro mesi non sono ancora entrato nella testa dei miei giocatori».

Conte non nasconde la sua amarezza: «Non voglio accompagnare un morto. O ritroviamo il cuore, o tutto diventa inutile». Un’ammissione cruda, accompagnata da parole che suonano come un campanello d’allarme per il club e per il presidente Aurelio De Laurentiis, con cui il tecnico si è subito sentito nella notte. Il patron, scrive Il Mattino di Napoli, ha ribadito piena fiducia all’allenatore, definito “l’unico in grado di evitare il tracollo”.

L’allenatore vede un Napoli “imborghesito dallo scudetto”, appannato nella fame e nelle motivazioni: «Cinque sconfitte da inizio stagione sono troppe. Eravamo la squadra che doveva ammazzare il campionato, ma qualcosa si è rotto. Nel calcio il compitino non basta: servono cuore, passione, ardore». Conte ammette che il suo lavoro non sta funzionando: «Non sono riuscito a entrare nelle teste dei calciatori. Se il problema sono io, sarò il primo a prendermi le mie responsabilità».

Nel suo discorso, riferisce Il Mattino di Napoli, emergono due fronti: la critica al gruppo e il bisogno di un confronto con la società. «Devo parlare con il club. Non c’è più alchimia, non c’è più quella voglia di andare oltre l’ostacolo che c’era l’anno scorso. Io non sto facendo un buon lavoro, e il club deve saperlo».

Un’invocazione alla svolta, più che una resa: «Possiamo ancora rimetterci in carreggiata, ma serve entusiasmo, spirito e sacrificio. Qui ognuno pensa al proprio orticello, ai propri problemi. Il cuore non si può trapiantare, ma senza di quello non si va da nessuna parte».

Conte, secondo Il Mattino di Napoli, non accetta che qualcuno metta in dubbio i suoi metodi di allenamento o la preparazione fisica, spesso oggetto di critiche interne: «Non consento a nessuno di mettere in discussione il mio lavoro». Domani o mercoledì è atteso un nuovo confronto con De Laurentiis, ma il messaggio è chiaro: o il Napoli torna a essere una squadra vera, o il progetto rischia di implodere.