Il Mattino fa una panoramica sulla prestazione di Victor Osimhen definito come uno squalo che ha divorato gli avversari.
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La tripletta in appena 8 minuti dello squalo Victor Osimhen col Napoli non è passata inosservata. Anche se realizzata contro una squadra di Eccellenza, ha messo comunque in mostra la voglia e la forza fisica del nuovo attaccante del Napoli. Il nigeriano in profondità o palla al piede ha mostrato una progressione tremenda, oltre ad una lucidità sotto porta non da poco. Nemmeno l’intesa con Mertens passa inosservata.
I difensori dell’Aquila hanno fatto al suo cospetto la stessa tenerezza di una piccola foca quando incontra uno squalo bianco affamato. Li ha sbranati, il nigeriano. Nei primi sette minuti Osimhen ha segnato tre gol, dando l’impressione che questi sei mesi di lockdown non li ha certo trascorsi a giocare alla playstation.
Da qui sorge anche il confronto con Milik, in uscita verso la Roma e fischiato dai propri tifosi al momento della sostituzione.
Ovvio che i tifosi azzurri sugli spalti si sono accesi, anche perché davanti agli occhi avevano ancora lo sventurato Milik capace di divorarsi ogni cosa nel primo match del triangolare. Alla fine, dopo aver vinto per 10-0 la prima gara con il Castel di Sangro, il Napoli batte anche l’Aquila per 11-0. E la gente si è divertita: per i 21 gol fatti contro le due squadre di Eccellenza e perché i ritmi non sono stati tanto blandi anche perché ogni volta che poteva il gioco degli azzurri era finalizzato ad attaccare la porta. Avendo là nel mezzo l’uomo giusto.