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Fabian Ruiz indicazioni sul futuro: “La Spagna è casa mia. Barcellona per il riscatto, Spalletti è speciale”

Il giocatore parla ad As prima della sfida di Europa League, Barcellona-Napoli

Barcellona-Napoli avrà anche Fabian Ruiz come protagonista. Il centrocampista del Napoli è molto chiacchierato in termini di mercato, ma ora pensa solo alla maglia azzurra. Ecco la sua intervista rilasciata ad As.

Che valore ha, per il Napoli, questa sfida al Barça?
È innanzitutto una partita storica grazie a Maradona. Diego è un dio per i napoletani, abbiamo sentito il dolore della città dopo la sua morte e vogliamo rendergli onore di fronte alla squadra che lo ha portato in Europa. Poi, devo ammettere che abbiamo il desiderio di toglierci il sassolino dell’ultima sfida in Champions. Il 3-1 del ritorno è stato troppo severo e vogliamo una rivincita. Gli azulgrana sono una grande squadra, con enorme talento, ma arriviamo alla sfida con fiducia. Credo che sarà una gara equilibrata e spero che stavolta il risultato finale sia diverso”.

I catalani sono cambiati molto rispetto al giorno del sorteggio…
Il modo in cui hanno iniziato la stagione ha sorpreso tutti. L’addio di Messi si è notato, ed è sempre un sollievo sapere che lui non sia nella tua squadra rivale. Come l’argentino non c’è nessuno, ma hanno comunque calciatori determinanti in ogni settore del campo ed è chiaro che negli ultimi tempi hanno cambiato il ritmo”.

Il tuo amico Pedri ha affermato che sarà difficile battere il Napoli.
È un bravissimo ragazzo, abbiamo avuto un ottimo rapporto in Nazionale e spesso ci scriviamo, augurandoci il meglio. Ha ragione: anche a noi piace tenere palla, non saremo un avversario semplice”.

Cosa darà all’attacco di Xavi l’acquisto di Ferran Torres?
Ha raggiunto un grandissimo livello, è molto forte nell’uno contro uno e ha la capacità di segnare tanti gol. È giovane, ma dà l’impressione di giocare da tantissimi anni. Grandissimo acquisto”.

Il Barça sta scommettendo nuovamente sulla sua cantera.
Sì, hanno vari giovanissimi che hanno dimostrato di essere già pronti. Tra loro, sono felice soprattutto per Gavi, che viene da Los Palacios y Villafranca come me. Da quand’era bambino, al Betis si parlava della sua qualità e del suo potenziale, brillando subito anche nel settore giovanile del Barcellona. Ci ha sorpreso, però, il salto di questi mesi. Chi come me è stato canterano, sa quant’è difficile trovare spazio con continuità in prima squadra, soprattutto nel caso degli azulgrana. Lui ci è riuscito, e noi di Los Palacios ne siamo orgogliosi”.

Fabian e la Nazionale

Immagino che ti piacerebbe giocare con lui in Nazionale…
Ovvio. Sto lavorando duramente per poterci tornare. Rappresentare la Spagna, per me, è il massimo, e voglio farmi trovare pronto per quando il mister riterrà opportuno il mio rientro. Mi piacerebbe tantissimo, è uno dei miei obiettivi”.

Sei uscito dal giro proprio nella stagione in cui, probabilmente, stai mostrando la tua miglior versione. Sei il giocatore della Serie A con più punti a partita…
Le cose mi stanno andando bene, sia a livello personale che di squadra. Spalletti mi ha migliorato in ogni aspetto, è riuscito a far emergere il mio lato migliore”.

Il rapporto con Spalletti

Il suo 4-2-3-1 ha avvicinato all’area. Hai già firmato cinque gol e quattro assist…
Sì, mi trovo benissimo con quel modulo. Avere al mio fianco un compagno come Anguissa o Lobotka mi dà maggiore libertà. Ogni volta che è possibile, provo ad avvicinarmi all’area rivale per finalizzare la giocata. Sto migliorando in questo aspetto”.

Com’è lavorare con Spalletti?
È un allenatore speciale. È totalmente ossessionato dal calcio, lo adora, ci pensa 24 ore al giorno. È molto legato ai suoi giocatori, gli piace dialogare, scherzare… Sa gestire il gruppo e siamo tutti a nostro agio con lui. Credo che questo si noti anche in campo, dove abbiamo sempre le idee chiare”.

Europa League scudetto

Il Napoli arriva alla sfida con ottime sensazioni dopo un grandissimo inizio e una striscia negativa.
Ci hanno frenato gli infortuni, il covid… Con tante assenze e tante gare ravvicinate era tutto complesso, e l’anno scorso, con Gattuso, avemmo lo stesso problema. Siamo riusciti, però, a superare queste difficoltà e siamo ancora lì, nella battaglia…”.

In piena lotta scudetto, il grande sogno dei napoletani.
Sappiamo che è difficile, ma siamo una grande squadra e possiamo restare lassù fino alla fine, lo dimostrano i numeri. Ho vinto un titolo a Napoli, la Coppa 2020, e ci lasciò un sapore agrodolce per non aver potuto festeggiarla con la nostra gente a causa del covid. Non riesco nemmeno a immaginare cosa accadrebbe se riuscissimo a realizzare il sogno… La città lo merita. Notiamo il suo sostegno non solo allo stadio, che è normale, ma anche nel quotidiano, per strada, ovunque”.

Sembri perfettamente integrato alla città.
All’inizio non è stato semplice. Ero molto giovane, solo e in un nuovo paese, ma i compagni mi hanno aiutato tantissimo e imparai subito la lingua. Ho trovato nuovi amici, e questa ormai è la mia seconda casa. Sono incredibilmente grato alla città e a tutte le persone che ho conosciuto qui”.

Cosa ti piace di più di Napoli?
È che faccio fatica a dirti cosa non mi piace. È una città che ha di tutto: spiagge, posti fantastici, si mangia benissimo, un ottimo clima, e le persone sono molto simili a quelle dell’Andalusia. I giocatori che arrivano in squadra restano incantati, come tutti quelli che mi fanno visita”.

Che compagno è Koulibaly?
Un leader e una persona buonissima, un pezzo di pane. Tenta sempre di dare una mano a chiunque ne abbia bisogno. Siamo stati felicissimi di vederlo campione d’Africa”.

Mertens è simpatico come sembra?
Dries ha reso il mio ambientamento più semplice. Siamo sempre insieme, ormai fa parte della mia famiglia… Cos’altro potrei aggiungere?”.

Come avete preso la notizia dell’imminente addio di Insigne?
Lorenzo ha vissuto sempre in questo club, però il calcio è così. È stato triste, ma allo stesso tempo siamo felici del fatto che vada a vivere quest’esperienza. Farà bene”.

Ti aspettavi di vedere Ancelotti nuovamente a Madrid?
Arrivai al Napoli soprattutto per lui. Mi cercò, e poter lavorare con un allenatore del suo livello è speciale. Non sapevo che sarebbe tornato a Madrid, ma non mi ha sorpreso e non mi sorprende che stia facendo bene”.

Le grandi della Liga si sono interessate più volte al tuo acquisto. Credi che tornerai a giocare nel tuo paese?
Mi lusinga che si parli dell’interesse di queste grandi squadre nei miei confronti, questo è ovvio. Al momento penso solo al Napoli, dove sono felice e mi aspettano grandi sfide. L’idea di tornare a Spagna in futuro c’è sempre: è casa mia…

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