Coronavirus, la Campania fuori dall’epidemia entro il 21 Aprile, lo afferma uno studio dell’Ihme, istituto di Seattle, consulente del governo Usa.
[wp_ad_camp_1]
La Campania fuori dall’epidemia coronavirus entro il 21 Aprile. Lo afferma il rapporto mondiale dell’Ihme, istituto di Seattle specializzato nella misurazione delle condizioni di salute nel mondo, che fa capo alla facoltà di medicina dell’Università di Washington, sul Pacifico, ed è consulente del governo Usa. Stavolta il rapporto analizza la situazione e fa previsioni per il futuro per oltre cento stati del mondo, con dettagli anche regionali.
Il superamento dell’epidemia, o almeno di quella che gli studiosi di Seattle definiscono «prima ondata» non è poi così lontano. Lo scenario è invece più cupo in Germania, Regno Unito, Norvegia e Grecia dove si prevede un incremento rapido del numero di decessi almeno fino a metà aprile, se non nella terza settimana.
CAMPANIA FUORI DALL’EPIDEMIA ENTRO IL 21 APRILE
La Campania, in questo quadro, è in una situazione particolarmente favorevole. Grazie alle misure restrittive generali è riuscita a contenere la diffusione del contagio.
Nonostante l’area della Città metropolitana di Napoli sia di gran lunga quella con la più elevata densità di popolazione e quindi per definizione la meno facile da «separare».
In Campania, secondo Ihme, il picco di decessi c’è già stato e il 21 aprile saremo già a vittime zero. Prima di noi si libereranno dal morbo Umbria, Toscana, Provincia di Trento, Abruzzo e Basilicata.
SECONDO L’IHME L’ITALIA POTREBBE USCIRE DALLA FASE UNO ENTRO FINE MAGGIO
Salgono a oltre 17mila i morti in Italia nell’emergenza Coronavirus. Aumenta però anche il numero delle persone guarite (24392 in totale, di cui 1555 solo nell’ultimo giorno) e calano le persone attualmente ricoverate: sono 258 in meno rispetto a ieri, per un totale di 28718. Tra le notizie positive del giorno vi è ancora quella relativa alla terapia intensiva dove si trovano attualmente 3792 persone, ben 106 in meno di ieri (il calo è arrivato al quarto giorno consecutivo). I casi attualmente positivi sono 94067, più 880: è l’incremento più basso dal 10 marzo scorso.
L’addio alla fase uno in Italia è prevedibile per il 21 maggio; non a causa delle difficoltà della Lombardia bensì per una coda dei contagi in Puglia, l’unica regione dove il picco dei decessi è ancora di là da venire e previsto per il 16 aprile.
I ricercatori dell’Ihme lo dicono con chiarezza, “è fondamentale che restino in vigore le attuali norme di riduzione dei contatti sociali“.
[wp_ad_camp_3]
L’IHME È CONSIDERATO TRA I MIGLIORI ISTITUTI AL MONDO NEL SUO CAMPO
I modelli statistici vanno sempre utilizzati con una dose di prudenza, soprattutto per territori piccoli nei quali l’errore statistico può avere effetti maggiori.
In particolare la stima per l’Umbria individuata come la prima regione d’Italia a potersi liberare dall’epidemia. Con l’ultimo decesso in calendario per l’11 aprile, cioè sabato prossimo – è già stata smentita dai dati reali di ieri.
Il dato finale dei morti in Umbria è infatti indicato a quota 44 (con una forchetta 43-46) mentre con il bilancio di ieri già siamo a 49.
«Con l’Umbria si è peccato d’ottimismo», ammette il referente italiano della ricerca, Lorenzo Monasta, epidemiologo dell’Ircss di Trieste.
L’istituto statunitense fa anche la previsione del numero più probabile di decessi finali, che per la Campania è a quota 250.
La situazione attuale con il bilancio della Protezione civile delle 18 di ieri è a 216 decessi, quindi dovremmo contare ancora 34 vittime. Un valore, 250 morti, che fa sempre impressione anche perché dietro quei numeri ci sono persone, storie, affetti.
E tuttavia è lontano dai 1.116 del Veneto, 1.700 del Piemonte, 2.355 dell’Emilia Romagna (tutti territori meno popolosi della Campania) e ovviamente lontanissimo dai 10.451 previsti per la Lombardia, dove l’uscita dall’epidemia dovrebbe coincidere con il 30 di aprile.
Fonte: Il Mattino-adnkronos