Beppe Bruscolotti: «La fascia a Diego, il mio sogno realizzato. Il Napoli può vincere un altro scudetto»

Maradona, Bruscolotti svela un aneddoto da brividi

Una notte d’insonnia, un pensiero fisso e un gesto che sarebbe entrato nella storia del calcio. Con 511 presenze con la maglia del Napoli, Beppe Bruscolotti ha vissuto tutto: la gloria, la fatica e il momento più iconico della sua carriera, quando decise di cedere la fascia di capitano a Diego Armando Maradona.

In un’intervista alla Gazzetta dello Sport, Bruscolotti ha ripercorso quel momento simbolico e i ricordi più intensi vissuti con il Pibe de Oro, raccontando anche le emozioni che ancora oggi lo legano a Diego e l’ottimismo per il futuro del Napoli di Antonio Conte.

La notte che cambiò la storia del Napoli
«Non riuscivo a dormire, pensavo a Maradona e a tutto quello che rappresentava per noi. Era il più grande calciatore di tutti i tempi, un uomo speciale, con una sensibilità incredibile. Così, la decisione è arrivata quasi da sola: la fascia di capitano doveva essere sua».

Così, Bruscolotti racconta il momento che avrebbe cambiato il corso della storia del Napoli. Il giorno dopo, durante un allenamento a Soccavo, portò Diego a fare due passi lontano dai compagni e gli disse:

«Diego, io ho un sogno: inseguo lo scudetto da anni e tu sei l’uomo che può realizzarlo. Da domenica questa fascia sarà tua».

La reazione di Maradona? «Mi abbracciò, commosso. Poi rientrammo negli spogliatoi e dissi ai compagni: “Vi presento il nuovo capitano del Napoli”».

Un’amicizia che andava oltre il campo
Il legame tra Bruscolotti e Maradona non era fatto solo di calcio, ma di un’amicizia autentica che si estendeva alle rispettive famiglie.

«Una notte qualunque bussano alla porta. Era Diego, con Claudia. Casa sottosopra, stavamo imbiancando. Gli proposi scherzando di darci una mano, ma alla fine ci ritrovammo in cucina, l’unico posto agibile. Mia moglie Mary cucinò degli spaghetti aglio e olio. Diego li assaggiò per la prima volta e ne rimase innamorato. Da quel giorno, ogni volta che veniva da noi, voleva sempre quelli».

Bruscolotti parla di Diego come di un fratello:

«La sua morte è ancora inaccettabile. Ogni tanto mi sembra ancora che sia qui. Era il nostro rifugio quando aveva bisogno di tranquillità. Non era solo il più grande calciatore, ma anche un uomo straordinario».

Senza Diego, ma con Conte: il Napoli può ancora sognare
Bruscolotti guarda con ottimismo al presente del Napoli e vede in Antonio Conte l’uomo giusto per ripetere l’impresa:

«Conte ha saputo trasformare una squadra in crisi in una macchina vincente. Ha portato carattere, sostanza e gioco. Anche se il mercato di gennaio non è andato come sperava, ha fatto un lavoro eccezionale».

Secondo l’ex capitano, il Napoli ha tutto per giocarsi il titolo:

«Due punti di vantaggio non sono molti, ma la squadra ha le carte in regola per vincere lo scudetto. Con il rientro di Buongiorno la difesa è ancora più solida, ma anche senza di lui hanno fatto un buon lavoro. E poi c’è Conte: lui sa come si vince».

Sulla lotta scudetto con l’Inter, Bruscolotti è chiaro:

«Sarà un finale serrato. La Champions potrebbe pesare sulle gambe e sulla testa dell’Inter. Il Napoli deve approfittarne e lo scontro diretto potrebbe essere decisivo. Ma anche dopo quella sfida ci saranno altre 12 giornate: tutto può succedere».

«Un altro scudetto al Maradona? È possibile»
Bruscolotti non ha dubbi:

«Lo stadio porta il nome di Diego e sarebbe straordinario vincere un altro scudetto lì. Il Napoli ha tutto per farcela. Conte sa come guidare una squadra nelle situazioni difficili, l’ha dimostrato ovunque. E poi il Napoli ha un’anima che può spingerlo oltre ogni ostacolo».

Con l’immagine di Maradona sempre presente nei cuori dei tifosi e con la leadership di Conte, Bruscolotti vede ancora un sogno possibile per il Napoli: riportare lo scudetto nella città che Diego ha reso eterna.