Calcio Napoli

“Amareggiato dai giornalisti che insultano i tifosi. Spalletti preoccupato: non bisogna esagerare”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Carlo Tarallo, giornalista de ‘La Verità’. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Ti senti vessato? “Sono vessato ma anche contento e rilassato, perché Giuntoli sta facendo ottimi colpi. Sul mio quotidiano, La Verità, abbiamo fatto un gran ritratto del direttore sportivo. Sono altresì amareggiato dai giornalisti ‘per mancanza di prove’ stanno interpretando il buon mercato del Napoli come un momento per rimettersi al centro della scena e sfogare i loro personali livori contro chi si è permesso di sottolineare i ritardi della società. Questi si arrogano il diritto di insultare i tifosi del Napoli inquinando il clima: arriva Simeone e anziché esultare, attaccano i tifosi. Stessa cosa accaduta con Simeone e Ndombele. Leggo un noto ‘gastronomo’ che, ormai, utilizza termini totalmente irresponsabili, che rischiano di aizzare per davvero la piazza. Ho letto ‘Aulin a chi contestava la società’: in Italia esiste la libertà di pensiero ed espressione. Per quanto mi riguarda, Adl può vincere anche tre Scudetti ma resterà impresentabile dal punto di vista comunicativo. Appena quindici giorni fa, dicendo cose dai contenuti condivisibili, ha parlato in maniera sguaiata mettendoci contro un continente intero“.

Ritorniamo al calcio. “Sono d’accordo: fino ad ora abbiamo parlato di gente fastidiosa come zanzare, ma dalla mole di calabroni. Oggi Spalletti è preoccupato: si è passato dall’eccesso nel giudizio negativo a quello positivo. Oggi qualcuno parla di Scudetto, e questo fa male all’ambiente ed al lavoro dell’allenatore. Dire che siamo da Scudetto, vuol dire che se fra tre mesi non siamo al primo posto, inizieranno i malumori della piazza che vorrà la testa di Luciano. Con Ndombele, Raspadori e Simeone ci siamo riposizionati in alto insieme a Juve, Inter e Milan. Attenzione: al pari, non più forti. I giornalisti non devono soffrire di sudditanza psicologica nei confronti della società, e, anzi, devono analizzare i fatti nel quotidiano. Giusto dire che il Napoli sia molto più forte in attacco ed a centrocampo, ma in difesa dobbiamo stare attenti. Contro il Verona abbiamo beccato due gol ingiustificabili, dobbiamo stare molto attenti. Spalletti deve lavorare molto su Kim, ad oggi non è un calciatore che può farci vincere lo Scudetto. Al mister chiederei come ha pensato di far coesistere Osimhen e Simeone, visto che ritengo quest’ultimo davvero forte. Tutti gli allenatori vorrebbero avere problemi di abbondanza, per carità, ma il mister è uno che, storicamente, sul finale della stagione ha spesso perso la brocca. Ha l’esperienza per poter gestire l’alternanza tra coppe e campionato. Il Napoli è sempre stato deficitario in chilogrammi e centimetri, ma con Ndombele ed Anguissa ha una mediana stile inglese, quindi mi aspetto che questi due saranno i titolari in Champions. Con questa rosa dobbiamo puntare a superare il girone e raggiungere il record storico dei quarti di finale. Infine, un appello alla società: teniamo bassi i prezzi dei settori popolari, diamo la possibilità ad un padre di famiglia di andare allo stadio senza spendere 100 euro. Occhio anche al regolamento d’uso: i tifosi verranno flagellati dalle multe come nella scorsa stagione?”.

Cosa dobbiamo aspettarci da questa stagione? “Non lo so, ma voglio fare un appello: abbiamo subito cori beceri a Verona ed a Salerno dai tifosi della Roma. L’ambiente si deve compattare, perché i nemici di Napoli e del Napoli non sono nella nostra città. Tutti uniti: club, calciatori, tifosi e giornalisti, facciamo quadrato intorno alla nostra terra rappresentata dalla squadra. Tutti uniti, ci tengo che questo appello arrivi a tutti”.

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