Napoli, scatta l’allarme. Spalletti distrutto. Tifosi perplessi, gira una domanda
Il Napoli esce ridimensionato dalla sfida contro il Barcellona. Spalletti è apparso distrutto, sconsolato. I tifosi si fanno una domanda.

Il Napoli esce ridimensionato dalla sfida contro il Barcellona. Spalletti è apparso distrutto, sconsolato. I tifosi si fanno una domanda.
Il Barcellona ha dato una sonora lezione di calcio e di “garra” al Napoli. Se al Camp Nou gli azzurri hanno fatto un primo tempo da favola, al Diego Armando Maradona i catalani hanno passeggiato sul velluto. Gli azzurri, nonostante le dichiarazioni dei protagonisti, si sono arresi senza nemmeno combattere. Il Napoli ha dato l’impressione di non essere mai in partita, preso a pallonate dagli avversari. Per questo motivo Spalletti, in panchina, è apparso distrutto, sconsolato. Era il primo ad aspettarsi di più dai suoi.
ALLARME IN CASA NAPOLI
Dopo la sconfitta col Barcellona, nella testa della maggior parte dei napoletani rimbomba una incessante e irrisolvibile questione: «Ma se col Cagliari il Napoli ha fatto una figuraccia perché aveva la testa già al Barcellona, col Barcellona esattamente a che stava pensando?».
Scrive il Mattino: “Un gatto che gioca col topo. A centrocampo è una mattanza e le conseguenze sono spietate. Non potendo iniziare dal basso, il Napoli crea nei rilanci lunghi i (pochi) pericoli. Senza grinta, senza rabbia. Ma c’è modo e modo di cadere. Il primo giallo dopo un’ora, la prova che la squadra non mostra mai gli occhi della tigre. Il 4-3-3 di Xavi tramuta la partita del Napoli in un gioco delle belle stutuine.
Se è nelle cose che si possa perdere una partita, anche con un passivo discretamente apprezzabile, quello che fa male è vedere la propria squadra del cuore disorientata in mezzo al campo come se fosse la prima volta che scende nel rettangolo verde a rincorrere e cercare di mettere dentro alla rete un pallone. Tutti, dal primo all’ultimo, parevano in preda a un incantesimo.”
I SOGNI DEI TIFOSI RISCHIANO DI SVANIRE
Il Mattino aggiunge: “Se è vero, come molti hanno deciso di credere per lenire le proprie ferite dopo il pari assurdo di Cagliari, che in Sardegna il Napoli già pensava al Barcellona allora ieri col Barcellona la testa era già alla Lazio. Mo’ bisogna solo continuare a pensarci finché l’arbitro non decreterà domenica sera la fine della partita”.
De Laurentiis resta in silenzio, trapelano solo notizie sul ridimensionamento della squadra, sul taglio degli ingaggi, etc. Idee che mortificano involontariamente i sogni e le aspettative dei tifosi.
Adesso è tempo di pensare al campionato, lo faccia Insigne, lo faccia Spalletti, lo faccia la squadra e lo faccia Napoli: non c’è bisogno di peggiorare ulteriormente le cose, specialmente in un ambiente umorale e pericolosamente incline all’autocombustione.