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Insigne è ancora il capitano del Napoli? Il dubbio sorge spontaneo

Segna il rigore, sparisce dal campo insieme a tutta la squadra

Il Barcellona ha annientato il Napoli e la colpa è di tutti. L’uscita dall’Europa League non ha un solo colpevole, questo è bene chiarirlo. Ma fuori dal campo le cose sono diverse. Ma andiamo con ordine. I quotidiani di oggi hanno bocciato pesantemente Insigne con le pagelle. Una sfilza di 5 per il capitano del Napoli, che ha calciato in maniera scellerata il calcio d’angolo che ha spalancato le porte al primo gol di Jordi Alba. Il rigore segnato è perfetto, ma Insigne non è riuscito mai ad accendere la squadra, non è mai riuscito a trascinarla con un guizzo o una giocata. Da un giocatore con la sua tecnica, del suo calibro ci si attende sempre una scintilla che da tempo però non si accende più. Le critiche ad Insigne non mancano e se all’andata col Barcellona, si era sacrificato come terzino, al ritorno al Maradona gli è stato lasciato più spazio per offendere.

Dov’è il capitano?

Se sul campo i giocatori del Napoli sono tutti bocciati così come Spalletti, fuori dal campo, dicevamo, le cose sono diverse. Ecco è qui che la voce di Insigne è mancata. In una sconfitta così pesante ci si attendeva che chi porta la fascia al braccio ci mettesse la faccia, invece non è accaduto. Ha parlato Meret, Politano, ma anche Zielinski e Mertens, che sono come una sorta di capitani in seconda, ma Insigne non si è affacciato ai microfoni. E se le interviste post gara sono concordate, gli schemi si possono sempre ribaltare. Ma la voce di Insigne non è passata nemmeno attraverso i social, dove ha condiviso il suo gol ma nemmeno una parola di incoraggiamento alla tifoseria, sconfortata dalla pessima prestazione con il Barcellona. Parole che dovrebbero alleviare la sconfitta, in vista della prossima sfida con la Lazio, in cui Insigne sarà chiamato di nuovo a guidare la squadra, con la sua classe non può essere altrimenti.