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ESCLUSIVA: La kappa nella storia. Arriva una novità già approvata dal Napoli

In quanti sanno che Kappa è stato il primo sponsor a comparire sulla maglia della Nazionale di calcio Italiana? Ecco i progetti futuri del marchio con il Napoli.

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Che Kappa abbia fatto la storia di questo sport non lo scopriamo oggi, dopo che per più di 40 anni ha vestito le squadre di mezzo mondo e accostando il suo logo ai più grandi calciatori della storia. L’ azienda di Torino oggi sembra ritornata quella meravigliosa macchina innovativa degli anni d’oro, quei meravigliosi anni ’80 e ’90, dove il calcio era pura poesia e non era tutto bianco e nero, ma di mille colori. Il marchio piemontese, fino agli inizi degli anni ’90, è stato protagonista insieme alla tedesca Adidas e la francese Le Coq Sportif a vestire quasi tutti i club di mezza Europa, basti pensare che Nike è arrivata nel nostro continente solo nel 1983 vestendo le maglie del Il Sunderland dove aveva aperto il primo stabilimento europeo.

La kappa dalla nazionale al Napoli

Arriviamo all’ ultimo anno del secolo scorso, è il 1999 e Kappa decide di entrare nel nuovo millennio da protagonista. Conquistando per la prima volta la Nazionale.
È l’anno prima degli Europei di Olanda e Belgio del 2000, stiamo ancora piangendo insieme a Bruno Pizzul per il rigore sbagliato da Gigi Di Biagio a Francia ‘98, gli azzurri sono pronti per una nuova avventura, senza sapere che la Francia ci farà nuovamente del male… ma questa è un’altra storia, tanto poi ci vendicheremo con gli interessi a Berlino nel 2006.

La kappa nella storia. Arriva una novità già approvata dal Napoli

Insomma, c’è aria di cambiamento a Coverciano, la FIGC ha appena dato l’ok per la prima volta nella storia ad uno sponsor di comparire per la prima volta sulla maglia Azzurra. Non era mai accaduto prima. In passato l’Italia ha avuto diversi sponsor, ma per una regola della Federazione non potevano “sporcare” la maglia azzurra nelle partite ufficiali. Solo su maglie repliche e in amichevoli.  Coppa del Mondo.

PRIMO SPONSOR DELLA NAZIONALE

Il primo sponsor della nazionale fu Adidas dal 1974 al 1978, né il logo a fiore né le tre strisce sulle spalle furono presenti nei quattro anni azzurri, solo il font dei numeri erano riconducibili allo sponsor, successivamente gli azzurri si affidarono a Le Coq Sportif fino a al 1985, con i francesi gli azzurri di Paolo Rossi portarono a casa la Coppa del Mondo.

Gli anni ’90 si passò da una breve parentesi Ennerre e Diadora fino al 1995 dove approdò l’americana Nike, ma niente da fare, oltre fasce dorate non riuscì a mettere il suo “baffo” sulla maglia italiana, ormai rimasta una delle ultime al mondo a non cedere agli sponsor. Ci riuscì in un importante operazione la Kappa, dove nel 1999 mise per la prima volta il logo sulla maglia della nazionale in una partita ufficiale.

KAPPA NELLA STORIA

La Kappa nella storia. Il primo modello fu simile a quello degli anni 70 con il ritorno dello scudetto tricolore e le tre stelle. Un grandissimo successo, tanto che l’azienda torinese decise di investire in una maglia molto innovativa per quei tempi, fu presentata in vista degli Europei del 2000 la prima versione della Kombat, una maglia rivoluzionaria sia per il materiale per la vestibilità molto aderente, il primo modello di Kombat riportava il logo sulle maniche e il tricolore sul petto.

Quello fu grande europeo, quello del cucchiaio di Totti a Van Der Sar e delle mille parate di Toldo ai rigori, ma anche quello del golden goal di Treseguet. Peccato.

La kappa nella storia. Arriva una novità già approvata dal Napoli

Kappa nella storia, ancora una volta, la maglia dei mondiali di Korea del Sud nel 2002, quella dell’arbitro Moreno e dell’ultima partita in Azzurro di Capitan Maldini. Kappa e la Nazionale si dicono addio nel 2003 quando decise di passare a Puma.

La kappa nella storia. Arriva una novità già approvata dal Napoli

I PROGETTI FUTURI CON IL NAPOLI

Dopo questa piccolissima parentesi sulla storia degli sponsor della Nazionale e di come Kappa sia stata la prima in assolto a comparire sulla maglia azzurra, scambiamo due chiacchiere con il responsabile Kappa per conto dell’ufficio Voghera Campania Enrico Caruso.

Enrico , forse per la prima volta non parliamo di Kappa per il Napoli, anche se le domande sarebbero tante, ma approfittiamo di questa sosta della nazionale per raccontare un pezzo di storia dell’ Italia e della tua Azienda. Prima di tutto ti chiedo il tuo rapporto con la Nazionale Italiana, quanto sei tifoso?

“Con la nazionale ho un pessimo rapporto, nel senso che sono influenzato negativamente sia da quello che succede nel campionato italiano, sia dai risultati. Ho dei buoni ricordi,  sia per quanto riguarda la kombat che per la qualit5à dei giocatori, da li piano piano  è andata scemando. non vedo le partite della nazionale da diversi anni,  anche se si tratta di calcio , non le guardo perchè non mi piace, non  come gioca e non mi entusiasma”.

“Con la nazionale ho un pessimo rapporto, nel senso che sono influenzato negativamente sia da quello che succede nel campionato italiano, sia dai risultati. Ho dei buoni ricordi, sia per quanto riguarda la kombat che per la qualittà dei giocatori, da li piano piano è andata scemando. non vedo le partite della nazionale da diversi anni, anche se si tratta di calcio, non le guardo perché non mi piace, non come gioca e non mi entusiasma”.

Da appassionato ti chiedo subito, in questo mondo dove gli sponsor ormai hanno superato ogni limite economico, dove vedi Kappa nei prossimi anni?

“Posso dirti dove mi auspico che sia. Il lavoro che sta facendo Kappa, e tu lo hai menzionato, è un lavoro mostruoso perché riesce ad essere in maniera trasversale presente ovunque, sia nello sport attivo, siamo ai vertici della Fisi con lo sci e gli sport invernali, ai vertici del calcio con il Napoli, ma anche in tante squadre internazionali.

Il calcio resta lo sport più seguito, e che riesce anche ad essere fashion, molto fashion, e noi ne stiamo raccogliendo i frutti già da tempo, stando nei migliori negozi e nelle migliori vetrine d’Italia e della Campania.

Dove vedo Kappa nei prossimi anni? spero che continui questo cammino, da indiscrezioni che non faccio fatica a trasmetterti, la proprietà basicNet, ha deciso di investire nel calcio perché pensa che quella sia la strada. Poiché si tratta di menti illuminate, e non scherzo, sono sicuro che avranno ragione anche questa volta, io mi allineo al loro pensiero”.

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Il ritorno al vintage ha premiato senza dubbio dentro ma soprattutto fuori dal terreno di gioco, Kappa è di nuovo un brand del momento, sempre più di moda tra i giovani. La linea retro del Napoli ad esempio è stato un grande successo, ci saranno nuovi progetti di questo tipo?

“Per quello che riguarda il Napoli non saranno legate al retrò. Proprio ieri il responsabile dello stile di BasicNet, con il quale ho un bellissimo rapporto, mi ha mandato dei grafici sul nuovo progetto che è stato già approvato dalla proprietà del Napoli e da De Laurentiis ci sarà un progetto nuovo e lo sai in esclusiva. La novità sarà lanciata prima di Natale. Sarà una cosa molto molto bella, chiamiamola sorpresa pre natalizia”.

Parlando sempre di Nazionale Italiana, ma non di calcio questa volta, è stata molto apprezzata anche l’abbigliamento della Nazionale di Sci ai mondiali, non dimentichiamo che proprio una tuta da sci ispirò il Napoli a creare la famosa maglia Karbon Kombat, è stato un caso isolato o c’è la volontà di Kappa di intrecciare materiali e designer di vari sport?

” Si è verissimo, la maglia del Napoli, Karbon, fu ispirata dall’abbigliamento della nazionale italiana, sport invernali. Quella maglia ebbe un risultato eccellente così come le tute, furono venduti quasi 20mila pezzi in meno di due settimane. Per il momento non c’è una proposta di cross merchandising con FISI, ma non lo escludo. Ti anticipo che la prossima stagione sarà l’ultima con il Napoli, auspichiamo che si possa continuare perché è stata una bella collaborazione proficua, credo che abbia arricchito sia il Napoli e basicNet. Credo che ci siano ancora margini per crescere ancora di più insieme”.

La kappa nella storia. Arriva una novità già approvata dal Napoli

Kappa ritorna nel principato di Monaco e si riprende uno spazio in Ligue 1, manca il campionato più costoso, la Premier League, ci sarà posto nel prossimo anno? In molti sperano nella promozione del Leeds United firmato kappa e allenato dal “El loco” Bielsa per riportare un pezzo di storia ai vertici del calcio inglese. Come vedi Kappa in questo “pazzo” campionato?

” in premier Kappa ci starebbe benissimo, anche perché nel campionato inglese tra allenatori e giocatori, il Made in Italy va forte.  In realtà va forte in generale.

Onestamente tra la Francia del Monaco e la premier dei Leeds, sicuramente è più apprezzato in Inghilterra.

Però li combatti con sponsor molto agguerriti, che stanno virando verso la premier, che è diventato il campionato più importante d’Europa.

Io sono per i campionati esteri, ma solo per vestire i top 5 club altrimenti non hai quel ritorno che ti serve all’investimento.

Tu sai che l’investimento nel merchandising, è un investimento che non viene quasi mai ripagato con i proventi della merce. Nessuno guadagna con il merchandising. non dico una sciocchezza, è un investimento che viene messo a budget con la voce Marketing e comunicazione. Se io devo recuperare l’investimento del merchandising, lo faccio con una squadra top altrimenti non recupero dal quel punto di vista. 

La mia risposta sulla premier è sì, è un campionato bellissimo, dove abbiamo visto vincere il Leicester di Ranieri, e non monotematico come quello italiano. Però devi sponsorizzare una delle prime società storiche del campionato altrimenti non ha senso”.

Grazie mille Enrico per la tua disponibilità, la prossima volta parleremo solo di Napoli promesso.

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