Rassegna Stampa

Juve-Napoli, le carte della difesa: ecco i documenti che possono ribaltare la situazione

Il Napoli si prepara alla difesa qualora dovesse arrivare la sconfitta a tavolino, per la sfida con la Juve, per mano del giudice sportivo.

Ci sono regole e regolamenti che vanno oltre lo sport, lo sa il Napoli che prepara la difesa nel caso dovesse arrivare la sconfitta a tavolino con la Juve. Juve-Napoli non è stata mai giocata (nonostante la farsa dello Stadium), ma è cominciata molto prima delle 20.45 di domenica e finirà chissà quando. Oggi il giudice sportivo può decretare la sconfitta a tavolino della SSCN che è rimasta a casa solo perché ha dovuto e voluto rispettare le leggi di questo stato. Lo ha ribadito a chiare lettere anche l’avvocato Mattia Grassani, che ha sottolineato come il Napoli abbia i documenti per dimostrare di essere nel giusto e che lo 0-3 a tavolino non è scontato. Insomma il Napoli prosegue per la sua strada, nonostante Andrea Agnelli abbia sbandierato ai quattro venti la necessità di rispettare le regole.

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Secondo Corriere dello Sport il Napoli, nella difesa con la Juve, ha in mano almeno due documenti, che ne provano l’innocenza ed esonerano il club da qualsiasi responsabilità. Il primo documento è redatto dall’Asl di Napoli che ha fermato gli azzurri sulla scaletta dell’aereo pronto a partire per Torino. Tutto bloccato il dipartimento di prevenzione dell’Asl ha fermato i calciatori, non si può partire. A quel punto De Laurentiis ed i suoi non hanno potuto fare altro che sottostare alle autorità sanitarie locali, che domenica hanno pure ribadito il concetto, rimarcato pure dal Cts, ma evidentemente qualcuno questo concetto non lo vuole proprio capire ma cerca una vittoria facile.

Ma il Napoli ha in mano un secondo documento nella difesa con la Juve, ed è relativo alla pec che gli azzurri hanno prontamente inviato alla “Lega Nazionale professionisti, Figc e alla Juventus” che conteneva il “dispositivo dell’As“. Insomma tutto chiaro, tutto nella norma. Almeno così pare, dato che il club partenopeo non ha fatto altro che rispettare le regole in momento delicato in cui la pandemia sta colpendo il mondo intero.

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