Le Interviste

Giuntoli a pranzo con Raiola, poi il retroscena sulla trattativa Osimhen

Cristiano Giuntoli parla in conferenza stampa a Castel di Sangro, accompagnato da Victor Osimhen e Amir Rrahmani, nuovi acquisti del Napoli.

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Il direttore Cristiano Giuntoli ha pranzato con Mino Raiola, ufficialmente arrivato nel ritiro di Castel di Sangro per “visitare i suoi due assistiti, Lozano e Manolas“. Anche se il ds non lo dice si è parlato anche di Federico Berandeschi giocatore che potrebbe sbloccare la trattativa per portare Milik in bianconero. Da questo punto di vista il direttore sportivo del Napoli non si è voluto sbottonare ma ha parlato sul altri argomenti, a cominciare dalle strutture trovate in Abruzzo: “Sono molto contento del Palazzetto e dei campi, si vede che qui il calcio ha un certo peso“.

Giuntoli e le trattative per Osimhen e Rrahmani

Sono arrivati in due momenti distinti della stagione: Amir Rrahmani è stato presto già lo scorso gennaio, mentre Victor Osimhen è stato il primo colpo estivo. Due trattative complicate, come racconta Giuntoli: “Visionammo Rrahmani e ci fece una grande impressione, così chiedemmo informazioni su di lui. C’era già una squadra interessata, ma diciamo che siamo stati bravi nei colloqui con il Verona ed abbiamo agito per tempo“.

Diversa la trattativa per Osimhen che “abbiamo visto già al Mondiale Under 17 cinque anni fa. Al Wolfsburg fece fatica, ma aveva davanti a se Origi, un calciatore con qualche anno in più. Ebbe qualche problemino, poi si è ripreso benissimo e sappiamo che può dare tanto. La trattativa per riuscire a prenderlo è stata complicata anche perché fatta a distanza, con videochiamate, non si riusciva mai a capire se era andato tutto bene“. In chiusura Giuntoli conferma un concetto espresso anche nella giornata di ieri, il Napoli non deve acquistare per forza: “Abbiamo tanti giocatori bravi da valorizzare. Ad esempio Lozano può fare tanto. Bisogna pensare che il gap molte volte si riduce con il lavoro. Abbiamo già speso tanto e la squadra nel girone di ritorno ha cambiato ritmo e mentalità“.