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CORRSPORT- De Laurentiis, due autogol: l’addio a Mertens e 30 euro per curve a Castel di Sangro

De Laurentiis ha liquidato Mertens con un video di 60 secondi. Il patron ha commesso due autogol che si potevano evitare.

NAPOLI -MERTENS- DE LAURENTIIS. Il miglior bomber di tutti i tempi della storia del Napoli, liquidato con un video di 68 secondi. La storia scritta dal belga in 9 stagioni scandite da 148 gol in 397 partite, superando Maradona, Hamsik e Insigne come numero di gol in maglia partenopea e Vojak quanto a reti realizzate in A meritava ben altro. Per non dire dei prezzi esorbitanti praticati per ciascuna delle 4 amichevoli in Abruzzo della squadra di Spalletti.
L’edizione on line del Corriere dello Sport punta il dito contro il patron De Laurentiis, reo di aver commesso due clamorosi autogol.

DE LAURENTIIS E MERTENS

Premessa doverosa: ogni presidente ha il diritto di fare le scelte che ritiene più opportune per il proprio club, essendone il proprietario. E quindi ADL ha congedato ufficialmente Mertens dicendo la sua (“Ne ha fatto una questione di vil denaro e ho dovuto dire no”), in attesa di conoscere la versione del belga. Tuttavia, è evidente che De Laurentiis medesimo non potesse non mettere nel conto le dure reazioni di protesta di molti suoi tifosi che scandiscono queste ore sul web. Al tempo stesso, è un vero peccato che la società abbia chiuso con un video di 68 secondi l’epopea del belga: essa appartiene alla gloriosa storia del Napoli essendo stato Dries il più prolifico marcatore di tutti i tempi che abbia indossato la maglia azzurra: 9 stagioni, 148 gol in 397 partite superando Maradona, Hamsik e Insigne, nonché Vojak quanto a reti realizzate in Serie A (113 Mertens, 104 Vojak).

IL PRESIDENTE DEL NAPOLI E TIFOSO

Il patron ha congedato Mertens, affermando che: “De Laurentiis è sia società sia tifoso. Sento l’appartenenza alla maglia, però quando devo ragionare come società non devo dimenticare che il calcio è diventato un’industria e deve seguire delle regole. A volte, quindi, bisogna andare contro i desideri del tifoso. Mertens si è proposto per un solo altro anno. Se però poi Mertens comincia anche lui a parlare di soldi, io devo cominciare a pensare come società e a guardare le nostre possibilità. Quando lui ha rifiutato la mia ultima offerta, da 4,5 milioni lordi, io gli ho augurato tutto il meglio“.

A questo punto sarebbe interessante quale fosse la richiesta ufficiale e definitiva di Mertens, per capire se il divario fra domanda e offerta fosse realmente incolmabile.

Obiezione 2) D’accordo sulla linea giovane in proiezione futura, ma, davvero non valeva la pena confermare Mertens per una squadra che, l’uno dopo l’altro (Insigne, Ospina, Mertens, Koulibaly) ha perso la sua spina dorsale, decisiva per il terzo posto in campionato e si appresta a tornare in Champions League con una squadra largamente rinnovata che, fatalmente, avrà bisogno di tempo per trovare una nuova identità?

Obiezione 3) Era proprio necessario arrivare tre settimane dall’inizio del campionato per chiarire ufficialmente la questione? Non si poteva fare molto prima?