Rimborso biglietti per la sfida tra Napoli e Inter la SSCN dirama un comunicato ufficiale per spiegare la situazione ai tifosi azzurri.
“Ai sensi dell’art. 12 del Regolamento d’Uso dell’Impianto Stadio San Paolo, i biglietti già acquistati resteranno validi, salvo la possibilità di richiedere il rimborso con le modalità che saranno successivamente comunicate”. Con un comunicato ufficiale la SSC Napoli chiarisce la questione rimborso biglietti per la sfida di Coppa Italia tra Napoli e Inter. Match che si sarebbe dovuto giocare questa sera allo stadio San Paolo, ma saltato a causa dell’emergenza coronavirus.
Dunque i tifosi partenopei che hanno già acquistato il tagliando potranno decidere se conservare il ticket, oppure chiedere il rimborso nelle modalità che indicherà la società nel prossimo futuro. Intanto si attende la decisione anche su chiusura delle scuole e delle università su tutto il territorio nazionale, mentre è già stato deciso il divieto di manifestazioni pubbliche per contenere il contagio.
Rinvio e rimborso biglietti per Napoli-Inter
Ecco il testo completo del comunicato della società azzurra:
Napoli-Inter, semifinale di ritorno di Coppa Italia prevista per domani sera al San Paolo, è stata rinviata a data da destinarsi.
La decisione è stata presa dal Prefetto di Napoli che, attraverso un’ordinanza, ha evidenziato “il probabile afflusso di tifosi per i quali non sarebbe possibile individuare con esattezza la provenienza, indipendentemente dalla residenza, in quanto potrebbe trattarsi di persone provenienti, per motivi di lavoro o di studio, dalle aree di cui agli allegati 1, 2 e 3 del DPCM 1° marzo 2020, con conseguente concreto rischio per la pubblica e privata incolumità connesso al possibile ulteriore diffondersi del virus COVID-19 ; che per il citato incontro di calcio sono stati venduti circa 40 mila biglietti, circostanza che determinerebbe inevitabili assembramenti per controllare gli ingressi allo stadio; che non è possibile adottare misure sufficienti a prevenire la diffusione di contagio in caso di assembramenti massivi, come in occasione di importanti eventi sportivi che prevedano la presenza di diverse migliaia di persone; che pertanto il citato provvedimento di divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella Regione Lombardia, già assunto per motivi di ordine pubblico, non risulta sufficiente a prevenire la possibile diffusione del contagio“.