Al Manuzzi finisce 4-1. Decidono la doppietta di Higuain e le reti di Hamsik e Callejon.
Di Brienza il gol della bandiera dei padroni di casa. Benitez aggancia la Lazio al terzo posto in classifica
LA PARTITA – Benitez porta in panchina il neo acquisto Strinic e Mertens (poi entrato nella ripresa) e si affida al ritrovato Higuain in avanti con Callejon, Hamsik e De Guzman in appoggio. Di Carlo deve rinunciare alla stella Defrel, sostituita dal redivivo Hugo Almeida. Prima del via un minuto di silenzio per ricordare la scomparsa di Pino Daniele. L’avvio è all’insegna dell’equilibrio. Il Cesena mette in campo grinta e polmoni per provare a colmare il gap tecnico con i rivali e per una mezz’ora ci riesce. Brienza e Hugo Almeida provano ad impensierire Rafael senza fortuna nei primi venti minuti. Il Napoli, sornione, attende il momento giusto per colpire che arriva al 29′. Higuain si sveglia, prende palla e a sportellate si incunea nella difesa del Cesena, la palla arriva a Callejon che sotto misura insacca con un esterno destro angolato. E’ il gol che sblocca la partita e taglia le gambe dei romagnoli. Il gioco degli ospiti è fluido e ben organizzato e la rete del raddoppio al 41′ è una primizia. Rafael rinvia di mano, palla a Hamsik che verticalizza per Higuain: l’attaccante supera Leali e insacca a porta vuota. Facile, indolore. Tre tocchi per realizzare la rete che fa partire i titoli di coda al match.
FESTIVAL DEL GOL – Nella ripresa il Cesena prova a riorganizzarsi con Rodriguez al posto di Lucchini. Il cambio in difesa non sposta gli equilibri. Brienza e Valzania testano i riflessi di Rafael, Higuain e Henrique non trovano il tris che però arriverà poco dopo. Siamo al 64′ quando il Pipita vede libero in area avversaria Hamsik: il rasoterra dello slovacco è preciso e, grazie anche alla deviazione di Capelli, fa finire il pallone in rete. Siamo sul 3-0. Da ora in poi per il Napoli è solo accademia. Otto minuti dopo è ancora Higuain (il migliore in campo) a regalarsi la doppietta personale con un destro a filo d’erba che condanna ancora Leali. Per i padroni di casa c’è solo la soddisfazione del bel gol della bandiera realizzato con un sinistro al volo da Brienza al 75′. Troppo poco per fermare il Napoli 2.0 di Benitez. La nuova versione partenopea fa veramente paura.