Udinese-Napoli, Luciano Spalletti al termine della gara ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di sky sport:
SPALLETTI SU UDINESE NAPOLI
“Mia figlia aveva la maglia di Osimhen? L’ha scelta da sola, non gliel’ho consigliata io (ride, ndr).
Mi aspettavo questa crescita della squadra e la prestazione? C’erano stati segnali importanti a Leicester, la squadra aveva iniziato ad essere convinta delle proprie qualità, di essere squadra in campo come s’è visto. I calciatori possono determinare con le loro giocate e non è facile, ma fanno la differenza. Se poi nelle grandi individualità ci metti atteggiamento di squadra, diventa il massimo.
Koulibaly e Fabian? Kalidou ogni volta crea danni disumani per gli avversari, ha una personalità che esprime in ogni ambito. Fabian si è ammorbidito solo dopo lo 0-3, solo uno della sua classe e ruolo poteva far rotolare così la palla: può giocare anche davanti alla difesa.
Zero tiri in porta subiti? Dipende da come si costruisce, poi sei meno costretto a difendere. All’inizio loro sono stati minacciosi diverse volte, ci siamo abbassati molto e non riuscivamo a dettare i tempi del match. Poi passati 10-20 minuti è stato tutto più facile, dipende sempre da come gestisci la palla e fai correre gli avversari.
NAPOLI A + 10 SULLA JUVENTUS
Spalletti su Udinese-Napoli ai microfoni di Sky ha poi aggiunto
Partenza migliore della mia carriera? Probabilmente in un ambiente come quello di Napoli, dove il tifoso è alimentato dall’amore per la squadra, vedere una squadra che gioca un buon calcio ti fa sentire assediato dall’affetto e dall’amore che provano per i colori e per i giocatori. Può dare una mano, a me sembra che debba essere importante dare seguito, costruire un lungo periodo di buoni risultati. Stasera hanno fatto una partita da squadra che sa dove vuole andare, dare vampate per chiudere l’azione in velocità contro una grande squadra. Per me era difficile stasera, poi se parliamo dell’opportunità di andare in testa, vi siete dimenticati che l’Udinese vincendo andava in testa. Ciò dà valore al livello della partita che è stata fatta.
Dieci punti in più della Juventus? Il nostro riferimento non sono le altre, è la storia del Napoli e ciò che è successo in passato nel giocare grandi partite e vivere grandi periodi. È successo che il Napoli abbia vinto il campionato, il riferimento è quello lì: se poi altre squadre sono in testa a noi, sono forti. Oltre le sette di sempre, vedo inserirsi anche la Fiorentina: sarà un campionato difficilissimo”.