Il giornalista Maurizio Pistocchi si è soffermato sulla scelta di Aurelio De Laurentiis di puntare su Rudi Garcia come allenatore del Napoli.
Nel corso di un’intervista a Radio Marte, il giornalista Maurizio Pistocchi ha espresso la sua opinione sulla decisione di Aurelio De Laurentiis di affidare la panchina del Napoli a Rudi Garcia. Pistocchi ha iniziato le sue considerazioni ponendo una domanda chiave: “Pensate oggettivamente di poter rivincere lo Scudetto?”. Secondo l’opinionista, è fondamentale soddisfare le aspettative dei tifosi napoletani, che si attendono prestazioni e risultati agonistici simili, se non superiori, a quelli precedenti, ma da questo lato si mostra scettico riguardo alla possibilità che Garcia riesca a ottenere tali risultati. Contrariamente ad altri commentatori, l’opinionista afferma di aver visto Garcia all’opera come allenatore e di non ‘credere’ che possa ripetersi l’impresa di questa stagione.
“Che domanda vorrei fare a Rudi Garcia, nel giorno della sua presentazione? Gli farei un’unica domanda: oggettivamente, lei pensa di poter rivincere lo Scudetto? Dobbiamo partire da un presupposto: siccome tutte le scelte devono essere migliorative, bisogna saper accontentare il pubblico napoletano, che si aspetta che la squadra ripeta almeno lo stesso tipo di prestazioni e di risultati agonistico. Io, sinceramente, la vedo abbastanza complicata. A differenza di parecchi miei colleghi, ho visto allenare Garcia”.
Pistocchi ritiene che altre piste avrebbero potuto rappresentare soluzioni migliori. Il giornalista ha avuto modo di osservare gli allenamenti di Rudi Garcia in passato notando una mancanza di attenzione ai dettagli. Per di più l’esonero recente dall’Al-Nassr non gioca a favore dell’allenatore francese.
“Enzo Maresca sarebbe stato interessante, come soluzione? Molto, perché era il vice di Pep Guardiola. Ci sarebbe stata un’altra pressione, per Luis Enrique? La pressione ci sarebbe stata comunque. Quando hai imboccato una strada che si è rivelata giusta, continua. Il dominio del calcio spagnolo è strabordante e l’idea di calcio imposta da Spalletti a Napoli è stata esattamente la stessa. Avrei voluto vedere a Napoli un allenatore con quelle idee, magari migliorando la rosa nelle individualità. Quando hai un’orchestra che suona molto bene insieme, puoi prendere un primo violino più bravo del precedente, intervenendo sugli interpreti e non sull’idea generale”.
“Ho visto gli allenamenti di Garcia, in passato, e non mi erano sembrati molto accurati sul piano dei particolari. Il recente esonero dell’Al-Nassr, poi, non parla a suo favore, perché in quel campionato ci sono solo due squadre competitive. Fare male, in più con un super giocatore come Cristiano Ronaldo in rosa, vuol dire che qualcosa è andato male. Spero di spagliarmi e che tutto vada per il meglio, ma quando sei abituato a saltare 2 metri e 12, l’anno dopo devi saltare 2 metri e 15, perché l’asticella si alza inevitabilmente”.