L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport si sofferma sull’arrivo di Rudi Garcia e sull’assetto della squadra azzurra.
Dubbi ufficialmente sciolti e ufficialità arrivata: il patron del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha annunciato il nuovo allenatore che raccoglierà l’eredità di Luciano Spalletti: è Rudi Garcia. Per lui non una novità quella di approdare in Serie A visti gli anni alla guida della Roma, ma la vera novità è invece per la piazza napoletana visto che tra i tanti nomi passati in rassegna in questi giorni il suo non era di certo il più ‘quotato’. Ma come potrebbe cambiare la squadra azzurra con alla guida Rudi Garcia?
Diversi moduli di gioco e nuove idee: la flessibilità è la caratteristica chiave del Napoli di Rudi Garcia
Il Napoli allenato da Rudi Garcia potrebbe adottare diversi moduli di gioco, a seconda delle partite e delle squadre da affrontare. La flessibilità sarà una caratteristica chiave per la squadra azzurra, che potrà cambiare il proprio assetto tattico in base alle esigenze del gioco. L’edizione odierna della Gazzetta dello Sport riporta le prime idee del nuovo allenatore:
“Garcia, nella sua carriera, ha dimostrato di non essere rigido nel modo di far giocare le sue squadre, ma di saper adattare lo schema alle qualità dei suoi calciatori. Dunque non è esclusa la possibilità di varianti nonostante il punto di partenza sia il 4-3-3“.
Una prima delle altre: il 4-2-3-1. Un sistema che a volte ha usato anche Spalletti ed è utile anche per valorizzare le qualità di Giacomo Raspadori, brillante anche con la nazionale ieri nella vittoria in Olanda. Però è chiaro che prima di giocare con maggiori soluzioni in avanti, bisognerà verificare che funzionino bene gli equilibri in chiave difensiva. E soprattutto capire che tipo di giocatori arriveranno a centrocampo, il reparto dove numericamente dovrebbero esserci i maggiori cambiamenti”, riferisce il quotidiano.