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Napoli, De Laurentiis: “Non vendo il Napoli, sono assillato dai fondi che vogliono comprare il club, basta. Abbiamo perso 200 milioni”

Aurelio De Laurentiis ha parlato della possibile cessione del calcio Napoli e delle manovre di calciomercato.

Aurelio De Laurentiis, presidente della SSC Napoli, è intervenuto in diretta da Rivisondoli a Smart Talk, trasmissione di Wall Street Italia. Il patron ha parlato del calciomercato e della possibile cessione del Calcio Napoli.

Il titolo del libro è pertinente, Friedman ha avuto una grande lucidità per trovare il titolo più corretto e giusto. Questo libro avrà un successo clamoroso già dal titolo. Mi hanno sempre detto di essere un visionario, perché prevedevo il futuro. Si è quasi sempre avverato tutto quello che dicevo. Il cinema crea un punte con gli spettatori. Il nostro futuro si è complicato per la stupidità di noi europei. Noi in realtà siamo divisi tra eredi di goti, visigoti, franchi e poi gli anglosassoni che si sono sempre sentiti superiori. Noi facciamo finta di essere l’Europa, ma non abbiamo mai avuto il coraggio di fondare gli Stati Uniti d’Europa. Potremmo mettere i 5 paesi teste di serie come Inghilterra, Germania, Francia, Spagna e Italia: dovremmo fare un’unica costituzione, unica moneta e lingua, con un solo personaggio al comando. Siamo stati chiamati ad abolire il servizio militare, una roba da matti. Bisogna unirsi in maniera forte e opporsi alla Cina, a Putin che è andato fuori di testa e a tutti. Bisogna fare passi indietro e meditare sui propri errori, per poi fare 10 passi avanti”.

De Laurentiis nel corso del suo intervento ha poi aggiunto: “Il mondo del calcio è un mondo cieco, è meglio andare male. Tutti si sono dimenticati del concetto del Fair Play Finanziario. Il calcio è passione, ma anche industria. Se è industria non si può dimenticare, abbiamo lasciato anche lì far da padrona alle istituzioni del calcio per UEFA, FIFA e le Leghe. Dovrebbero operare per noi e invece noi siamo i feudatari. Non è vero che il Napoli guadagna, ci stiamo leccando le ferite perché abbiamo perso oltre 200 milioni negli ultimi due anni. Il mondo del calcio non sa gestirsi, si fa il teatrino per gli altri. Noi come dei cretini ci prestiamo a giocare 50 partite. I 5 paesi più importanti devono fare una competizione a parte. Basta queste competizione farlocche come Champions, Europa League ecc. Bisogna creare una competizione che si giochi durante la settimana tra i top 5 campionati europei. Ero contrario alla SuperLeague, ma perché erano dei privilegiati che invitavano altri. Ora si sono inventati la stupidata della Conference League, ma le prime 6 squadre dei migliori 5 campionati europei dovrebbero creare un nuovo campionato a parte. La Juve contro una piccola squadra che speranze ha? Non puoi allontanare la gente, i giovani ci stanno abbandonando perché il campionato è farlocco e non è più competitivo”.

“E‘ un campionato atipico e anomalo questo. Hanno fatto un accordo per giocare in Qatar e giocare i Mondiali in inverno, questo fa comodo per interessi economici. Il Qatar ha il PSG che paga quei grandi stipendi perché ogni minuto tira fuori il petrolio. Sarà un campionato di super grande allenamento, diviso in due parti. Basta africani, o mi rinunciano a giocare la Coppa d’Africa quando vengono o non li possiamo più avere. Noi paghiamo gli stipendi per mandarli in giro a giocare per gli altri”.

Sulla possibile  cessione del Napoli De Laurentiis ha dichiarato: “Sono assillato dai fondi che vogliono comprare il club, basta. Gli americani mi hanno offerto in passato 900 milioni per il Napoli. Io voglio fare il 12esimo uomo in campo e il tifoso, lasciatemi divertire ancora. Mi auguro che cresca il paese e che Nord e Sud possano creare unità. Lavoriamo con onestà per gli 83 milioni di simpatizzanti del Napoli nel mondo, vogliamo fare gli investimenti giusti e corretti. Io non ho mai giocato a calcio, sto dalla finestra a guardare con grande umiltà imparando. Io faccio il mio, l’allenatore fa il suo e il direttore sportivo deve fare il suo mestiere. Tutto questo per rispetto del tifoso”.