Il commento del giornalista Angelo Forgione getta luce sulla situazione contrattuale del capitano del Napoli Giovanni Di Lorenzo.
La tensione cresce intorno al futuro del capitano del Napoli, Giovanni Di Lorenzo, con il giornalista e scrittore Angelo Forgione che offre uno sguardo franco sulla questione.
Forgione, noto per le sue opinioni dirette e senza peli sulla lingua, ha recentemente condiviso il suo punto di vista sui social riguardo alla vicenda che coinvolge il difensore partenopeo. Il commento del giornalista, ricco di spunti di riflessione, ha suscitato un acceso dibattito tra gli appassionati di calcio.
Nel suo intervento, Forgione ha fatto riferimento alle ultime dinamiche contrattuali che hanno coinvolto Di Lorenzo e il suo procuratore, Giuffredi.
“Al secondo rinnovo, scorso agosto, Di Lorenzo è passato a 3 milioni più 0,5 di bonus, e il suo procuratore Giuffredi, dopo aver parlato di scontenti nello spogliatoio scudettato, ha detto: «Voleva legarsi a vita al Napoli». Seguirono scuse a De Laurentiis con ammissione di colpa per eccessivo stress, e stima di facciata al presidente a risultato ottenuto”, ha scritto Forgione, evidenziando un aumento salariale significativo per il difensore.
Poi ancora: “Poi la stagione pessima, e ora Giuffredi pretende la cessione per il suo assistito perché il sempre straparlante De Laurentiis, dopo il disastro in campo, ha detto «tutti cedibili, sempre che qualcuno li voglia» e lo avrebbe esposto ai fischi comandandone a Calzona la sostituzione a fine partita contro il Lecce. Eppure lo stesso Giuffredi, solo un mese fa, pungolato sul pessimo rendimento di Di Lorenzo, aveva detto: «I miei hanno sempre ricevuto gratificazione (contrattuale) da De Laurentiis, che non si è mai tirato indietro. Lasciare il Napoli dopo una stagione così sarebbe da vigliacchi, e noi non siamo abituati a lasciare nel peggiore de modi»”.
L’analisi di Forgione si concentra sul comportamento del procuratore di Di Lorenzo e sulle sue richieste di cessione. “Tutti bravi a ottenere aumenti quando le cose vanno bene, ma altrettanto bravi a piantare grane quando le cose vanno male”, ha sottolineato il giornalista, evidenziando le ambiguità nel comportamento dell’entourage del giocatore.
Forgione ha concluso: “Di Lorenzo vada pure vigliaccamente dove crede, se non ha più la testa per dare un apporto diverso da quello dell’ultimo anno a una squadra che vuole e deve riprendere il cammino interrotto. E che il suo procuratore riesca o meno nelle sue disgustose manovre, poco cambia, dacché la fascia di capitano se l’è già virtualmente sfilata“.