Calcio Napoli

Plusvalenze Napoli, Grassani smonta le accuse: Trapela la possibile sentenza

L'avvocato Mattia Grassani difende il Napoli sulla questione plusvalenze che vede coinvolta anche la Juventus

Plusvalenze Napoli l’avvocato Grassani ha difeso il club azzurro dalle accuse contestate dal Tribunale Nazionale Federale.  La Procura Federale ha chiesto per il Napoli un’ammenda di 329 mila euro. Inibizione di 11 mesi e 5 giorni per il presidente De Laurentiis. 6 mesi e 10 giorni per il figlio Edoardo, la moglie Jacqueline e la figlia Valentina. 9 mesi e 15 giorni per l’amministratore delegato Andrea Chiavelli.  Il processo riguarda 11 club e 61 dirigenti. Tra questi anche il Napoli per l’affare Osimhen, con il trasferimento al Lille di Karnezis e tre ragazzi cresciuti nel settore giovanile: Manzi, Palmieri e Liguori, ora rispettivamente in forza alla Turris, alla Nocerina e all’Ac Ercolano.

PLUSVALENZE NAPOLI, GRASSANI FIDUCIOSO

Secondo quanto riferisce l’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno, l’avvocato Grassani ha contestato l’accusa sulle plusvalenze, chiedendo l’assoluzione piena per il Napoli: «Osimhen non è stato pagato troppo rispetto al suo reale valore di mercato, di 72 milioni, come sostiene la Procura federale, casomai è stato pagato troppo poco visto che dopo 45 partite giocate vale di gran lunga più di 100 milioni. Ci aspettiamo un verdetto di piena assoluzione, che restituisca al Napoli e al presidente l’immagine tanto faticosamente costruita in tanti anni di gestione, che non può essere scalfita dall’accostamento a un fenomeno, quello delle plusvalenze fittizie, distante anni luce dalla visione imprenditoriale di Aurelio De Laurentiis. Il Napoli, da sempre esempio di equilibrio ed attenzione al bilancio, non aveva alcuna necessità o esigenza di maquillages finanziari». La sensazione è che le sanzioni per il Napoli saranno fortemente ridotte rispetto a quanto formulato dall’accusa,

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