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Koulibaly: “Napoli fantastica, se andrò via non ci sarà uno scontro. Il presidente ascolta i tifosi”

Kalidou Koulibaly parla di Napoli della sua possibile cessione a Onze Mondial, per il suo 350° numero. Il giocatore ha rilasciato un’intervista di 14 pagine, in cui parla del problema del razzismo, di come a volte sia la stessa vittima a sentirsi fuori posto. Ma anche del fatto che a Napoli non avverte questo problema, perché lui e la sua famiglia sono accolti benissimo, così come i suoi figli.
Un amore intenso quello di Koulibaly per Napoli, che ammette di amare tutto della città partenopea. “Mi piace tutto di Napoli, qui si parla sempre di calcio, tutti lo fanno. Mi piace molto come accolgono gli stranieri. La mia famiglia, i miei amici sono più accolti di me quando arrivano in città e dicono il mio nome. Amo vivere quin, anche i bambini. Quando siamo in Francia, chiedono di tornare a Napoli. Sono qui da otto anni, se sono ancora qui nonostante tutto quello che è successo è perché mi sento bene“.

Onze Mondial: intervista Koulibaly

Secondo Koulibaly a volte può essere pesante i fatto che la città di Napoli viva per il calcio. Ma poi aggiunge: “Ma quando sei giovane, cosa cerchi? Vuoi firmare autografi, scattare foto, farti riconoscere dalle persone per strada. A Napoli sei servito. Non puoi lamentarti di questo. A volte vuoi avere momenti di intimità con tua moglie o i tuoi figli. Quando vai in città, vuoi stare tranquillo. Ecco perché condivido le cose. Quando sono con la mia famiglia, cerco di scattare meno foto possibile. Dico alle persone che sono con la mia famiglia e loro capiscono. Quando sono solo o con gli amici, mi fermo con tutti. Quando sono con la mia famiglia, dico loro: “Sono con la famiglia, possiamo farlo un’altra volta?”. E loro mi capiscono“.

Koulibaly a Onze Mondial dice che non si aspetta di restare a Napoli così a lungo: “Credevo che la società mi avrebbe ceduto, invece non lo ha fatto. Ha sempre deciso di tenermi. Nonostante tutto sono contento perché sto facendo una buona carriera e cerco sempre di migliorarmi“.
Ma il difensore senegalese svela anche il motivo per cui è così difficile andare via da Napoli: “Prima di tutto perché la volontà dei tifosi è che io resti. Qui il presidente tiene conto della loro opinione. Se non vogliono che un giocatore vada via cerca di accontentarli. Poi ci sono anche le richieste economiche del club che sono state molto alte. A volte era troppo alto per le società che mi cercavano, questo ha bloccato tutto. Inoltre io non cerco lo scontro. Se un giorno andrò via lo farà in  modo pulito. I tifosi non meritano che gli faccia una cosa del genere. Se un giorno devo partire me ne andrò, ma per il momento sono tranquillo e sto bene a Napoli. Vediamo cosa accadrà a fine stagione“.

Koulibaly: “Lasciare Napoli? Qui sto bene, se un giorno andrò via non andrò allo scontro con la società”.

Koulibaly e lo scudetto

Kalidou Koulibaly a Onze Mondial parla anche della difficoltà di vincere con la maglia azzurra: “Il problema? Non so quale sia, stiamo facendo di tutto per vincere un titolo che manca da 30 anni. Magari un occhio esterno potrebbe aiutarci a capire, perché dall’interno sembra che diamo il massimo. A volte non vinciamo partite decisive che ci permetterebbero di passare in vantaggio”. Sull’eredità di Maradona, Koulibaly ha detto: “Certo non è facile giocare sapendo di indossare la maglia del giocatore che ha vinto lo scudetto. Non lo ha fatto da solo, ma lui era la stella, è riuscito a vincere la battaglia che metteva in contrapposizione il Nord con il Sud. Oggi giocare in uno stadio che porta il suo nome mette un po’ di pressione, ma noi stiamo cercando di essere all’altezza del suo nome”. Sul pubblico di Napoli ha aggiunto: “Certo sono esigente, ma è ovvio che lo siano con noi. Napoli è una città dove tutti respirano calcio, quindi quando inizia la partita smettono di mangiare, guardano tutti la partita. Questo non deve essere un fattore che ci deve rallentare“.