Gazzetta dello Sport: “Conte da record”

NAPOLI – Trasformare l’ordinario in straordinario, far sembrare semplice ciò che è complicato: è questo il destino dei numeri uno. Come racconta Vincenzo D’Angelo su La Gazzetta dello Sport, Antonio Conte ha reso il Napoli una macchina da guerra, guidandolo da un difficile post-scudetto a un nuovo sogno tricolore. Partito da una situazione complicata, senza coppe e con una squadra da rifondare, Conte ha messo ordine, ha lavorato prima sulla testa, poi sulla condizione fisica, infine sull’identità tattica, trasformando i suoi uomini in un vero esercito.
«Vincere lo scudetto sarebbe un prodigio», ha dichiarato Conte dopo la vittoria che ha riportato il Napoli in testa. Ma quanto fatto finora è già entrato nei libri di storia del club.
PRIMATO STORICO: 74 PUNTI IN 34 GIORNATE
Come sottolinea D’Angelo, mai nessuno era riuscito a portare il Napoli così in alto alla prima stagione: 74 punti in 34 giornate. Un risultato che supera quello dei predecessori illustri: Sarri si fermò a 73, Ancelotti a 70, Benitez a 68, Spalletti a 67. Cinque allenatori diversi, accomunati dal carisma e dalla ricerca della qualità, ma che non avevano dovuto affrontare una ricostruzione così profonda come quella di Conte.
IL FATTTORE CONTE: DALL’UNDICESIMO POSTO ALLA VETTA
La vera rivoluzione di Conte, racconta D’Angelo, è stata cambiare il vocabolario e il DNA del Napoli: niente più solo palleggio o bel gioco, ma lavoro, sacrificio e spirito di gruppo. Nessun alibi, nessuna scorciatoia. L’arrivo di uomini chiave come Lukaku e McTominay – attratti proprio dal carisma del tecnico – ha permesso agli azzurri di rilanciarsi oltre ogni previsione.
Conte ha saputo adattarsi: partito col 3-4-2-1, è passato al 4-3-3, ha rispolverato il 3-5-2 e persino il 4-4-2. Sempre con una costante: solidità e compattezza. Non sarà un Napoli spettacolare, ma è terribilmente efficace. E oggi può vantare la miglior difesa d’Italia e d’Europa, un altro segno distintivo di chi sa come si vincono i campionati.
VERSO LA STELLA PERSONALE
Ora il Napoli, come scrive Vincenzo D’Angelo, è già matematicamente qualificato alla prossima Champions League e punta deciso allo scudetto. Nessuno ha fatto meglio nella corsa punto a punto, e se gli azzurri riusciranno a cucirsi addosso il tricolore, sarà anche e soprattutto grazie al lavoro di Antonio Conte.
Il tecnico salentino, che ha già brindato a cinque scudetti da giocatore e quattro da allenatore, sogna di aggiungere a Napoli la sua personale stella: un successo che avrebbe davvero il sapore del prodigio.