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Gazzetta: “Bari in Serie B, De Laurentiis può vendere il Napoli”

Il produttore cinematografico al bivio multiproprietà

Il Bari in Serie B ed il Napoli in Serie A sono entrambi di proprietà di Aurelio De Laurentiis, che deve decidere quale società cedere. Le multiproprietà dal 2024 non sono più ammesse nel calcio come voluto dalla Figc, per evitare un altro caso Salernitana. Insomma Aurelio e Luigi De Laurentiis dovranno decidere su quale progetto puntare: quello del Napoli o quello del Bari.
Sono due progetti molto differenti, quello del Napoli è in fase avanzato: con la necessità di far entrare altri investitori per aumentare le capacità economiche. Ma se ceduto il Napoli può fruttare una mega plusvalenza ai De Laurentiis.
Il Bari è un progetto da far crescere, che può essere gestito dalle sapienti mani di De Laurentiis, a cui va riconosciuto l’onore di aver portato la piazza azzurrai di nuovo stabilmente in Europa.

Cessione Napoli gli aggiornamenti

De Laurentiis deve risolvere la multiproprietà e non è detto che punti sul Napoli. Ecco quanto scrive Gazzetta: “Il 1° agosto 2018 il sindaco della città, Antonio Decaro, consegna il titolo sportivo di Serie D alla Filmauro di Aurelio De Laurentiis. È un “voucher” dovuto per la gloriosa storia del club e previsto dalle carte federali. Un nuovo atto fondativo, la risalita può cominciare. Il Bari in Serie D, però con basi solide. Il Bari come il Napoli del 2004, fallito e ripartito dalla C, con De Laurentiis presidente. Qui però è Luigi De Laurentiis, il figlio, a prendere il timone. Le proprietà doppie non sono più ammesse, nemmeno in categorie diverse, De Laurentiis dovrà scegliere e non è detto che opti per il Napoli, almeno così si mormora a Bari“.

Multiproprietà cosa dice il regolamento

Con il Bari in Serie B non è da escludere la possibilità che la società pugliese possa salire in Serie A già la prossima stagione. A quel punto i De Laurentiis dovranno anticipare la vendita del Napoli o del Bari. In questo caso il regolamento dice che la multiproprietà andrà “sciolta entro e non oltre 5 giorni prima del termine fissato dalle norme federali per il deposito della domanda di ammissione al campionato professionistico di competenza”. Qualora non dovesse avvenire non sarà ammessa l’iscrizione per la società “la cui partecipazione societaria è stata acquisita per ultima”. Quindi nel caso specifico il Bari non si iscriverebbe al campionato.

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