L’avvocato Eduardo Chiacchio all’Ansa scagiona il Napoli da ogni responsabilità in riferimento alla partita da disputare con la Juve.
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Il Napoli non è partito per giocare la sfida con la Juve, ma secondo l’avvocato Eduardo Chiacchio la squadra non ha responsabilità in questa vicenda. Parlando all’Ansa Chiacchio prende le difese della SSCN e chiarisce: “Ritengo difficile che possa essere inflitto lo 0-3 a tavolino al Napoli o che, comunque, possa resistere ad un ricorso“. Va ricordato che la società azzurra non ha deciso in maniera arbitraria di non giocare contro la Juventus, ma bensì è stata bloccata dall’Asl Napoli 1. Dunque in questo caso secondo il protocollo Figc, firmato da tutte le squadre di Serie A, c’è la possibilità che l’autorità sanitaria esterna al calcio, possa bloccare una partita. Si tratta di una questione di salute pubblica, un problema che sta sconvolgendo il mondo intero.
Da Torino continuano a premere per lo 0-3 a tavolino, tanto che la Juventus ha diramato anche la lista dei convocati. Secondo l’avvocato Chiacchio il Napoli, nonostante la partita in programma con la Juve, non può “non ottemperare alle disposizioni sanitarie regionali, specialmente in un momento come questo, in cui la Campania ha un numero record di casi positivi al Covid“. Di diverso avviso è la società bianconera che ha sempre detto di essere pronta a scendere in campo. Attirandosi anche le critiche di Clemente Mastella, che ha tirato una frecciata ad Agnelli ed allo stile Juventus. Intanto il Napoli resta in ritiro a Castel Volturno, centro tecnico designato dove i calciatori svolgeranno i 14 giorni di isolamento fiduciario. In questo modo si cercherà anche di evitare di essere potenzialmente veicoli di contagio per per le proprie famiglie. La questione Juve-Napoli farà comunque molto discutere, non solo a livello calcistico ma anche in termini di giustizia sportiva e potrebbe avere degli strascichi anche sul prosieguo del campionato.
Chiacchio su Juve-Napoli: “Il governo prende decisioni uniformi”
L’avvocato Chiacchio chiede l’intervento del governo e all’Ansa dice: “Per evitare che le singole ASL diventino arbitre del campionato, decidendo di volta in volta può recarsi in trasferta e chi no urge un intervento regolatore del Governo, con il ministero della Salute, che dovrebbe avocare a se la decisione dell’Asl. Altrimenti – aggiunge l’avvocato Chiacchio – a cosa serve il protocollo di sicurezza?”.
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