Repubblica: “Napoli, il primato è a rischio: il bunker di Conte crolla nel finale”

ROMA – Il Napoli si fa raggiungere ancora una volta nel finale e ora il primo posto in classifica è a rischio. Dopo i pareggi con Roma e Udinese, anche all’Olimpico contro la Lazio gli azzurri vengono rimontati nel finale, chiudendo sul 2-2 una gara complicata, segnata da errori e difficoltà gestionali. Il pareggio lascia un sapore amaro, soprattutto perché la squadra di Conte aveva trovato il vantaggio con un’autorete di Marusic, salvo poi crollare nel finale sotto i colpi di Dia.
Come riportato da Marco Azzi su Repubblica Napoli, la squadra azzurra ha sofferto ancora la “coperta corta”, diventata ancora più fragile a causa degli errori di mercato e di un’emergenza infortuni che continua a colpire con accanimento il gruppo di Conte. «La situazione è difficile da gestire», ha ammesso il tecnico, consapevole che il Napoli ha perso negli ultimi minuti ben quattro punti nelle ultime due trasferte all’Olimpico.
Un Napoli di lotta, ma senza brillantezza
La partita è stata subito intensa, con la Lazio in vantaggio dopo appena sei minuti grazie a Isaksen, che ha sfruttato un errore di Rrahmani e ha battuto Meret con una conclusione potente sotto la traversa. Il Napoli ha però reagito immediatamente, approfittando di un’uscita errata di Provedel: al 13’, triangolazione perfetta tra Lukaku e Raspadori, con quest’ultimo che ha finalizzato con un preciso rasoterra.
Dopo un inizio frenetico, il Napoli ha abbassato il baricentro, lasciando il pallino del gioco alla Lazio e difendendosi con un blocco compatto, spesso a cinque uomini. Conte ha impostato un Napoli prudente, complice anche l’assenza di soluzioni offensive: la partenza di Kvaratskhelia e l’infortunio di Neres hanno di fatto eliminato la possibilità di giocare con il tridente.
La Lazio ha spinto soprattutto sulla fascia sinistra, con un Tavares particolarmente ispirato, mentre il Napoli ha faticato a ripartire. Solo nel finale del primo tempo, Rovella ha avuto un’occasione per i biancocelesti, ma il suo tiro è stato facile preda di Meret.
Secondo tempo: l’illusione del vantaggio e la beffa finale
Nella ripresa, il Napoli ha provato a colpire in contropiede, ma la Lazio ha avuto subito una grande occasione con Isaksen, che ha mancato di poco lo specchio della porta. Gli errori tecnici hanno continuato a prevalere sulle giocate pulite e, al 60’, Conte è stato costretto a togliere Buongiorno, appena rientrato dall’infortunio, inserendo Politano e abbassando Di Lorenzo.
Come evidenziato da Repubblica Napoli, a spostare gli equilibri è stato un autogol di Marusic: al 64’, Raspadori ha calciato, la palla è stata deviata da Gila e poi, dopo una carambola sfortunata, è finita in rete per il vantaggio partenopeo.
La Lazio non ha mollato e ha trovato subito il pareggio con una splendida rovesciata di Zaccagni, ma il gol è stato annullato per fuorigioco. Baroni ha giocato il tutto per tutto, inserendo Dia per il forcing finale, e proprio l’attaccante senegalese ha trovato il gol del 2-2 al 87’, sfruttando un varco nella difesa ormai stanca del Napoli.
Napoli, primato a rischio ma la Champions è blindata
La terza rimonta consecutiva subita dal Napoli mette a rischio il primato in classifica, con l’Inter che potrebbe approfittarne. Il Napoli di Conte continua a dimostrare solidità e resistenza, ma la mancanza di alternative offensive e la gestione del finale di gara restano problemi evidenti.
Almeno la qualificazione in Champions League sembra ormai in cassaforte, ma per puntare allo scudetto servirà un cambio di passo immediato.