La rete è solo la ciliegina su una prestazione monstre dello scozzese, reinventato dal tecnico azzurro
Non chiamatelo solo bomber. Scott McTominay ha illuminato San Siro con una prestazione che va ben oltre il gol contro l’Inter. Il soldato di Antonio Conte ha interpretato alla perfezione il nuovo ruolo di mezzala, firmando numeri da capogiro.
Lo scozzese ha macinato chilometri come nessun altro in campo: 12,2 km percorsi, un dato che fotografa perfettamente l’intensità della sua prova. Ma è nella gestione del pallone che l’ex Manchester United ha sorpreso tutti: 49 tocchi con l’84% di precisione nei passaggi e, soprattutto, 6 palloni strappati agli avversari.
La mossa vincente porta la firma di Conte. Dopo averlo utilizzato da trequartista alle spalle di Lukaku, il tecnico ha arretrato il suo raggio d’azione. Una scelta che ha dato maggiore equilibrio al Napoli e permesso a McTominay di sfruttare i suoi inserimenti a sorpresa, come nell’azione del gol.
I dati della Lega Serie A certificano la supremazia azzurra in termini di corsa e occupazione del campo. Il baricentro della squadra, stabilizzato sui 46 metri, ha permesso al centrocampista di dominare la mediana con una prestazione totale.
Una metamorfosi tattica che conferma la duttilità dello scozzese e l’abilità di Conte nel valorizzare le caratteristiche dei suoi giocatori. McTominay non è più solo il mediano di rottura ammirato in Premier League: a Napoli sta nascendo un centrocampista completo.