Gazzetta dello Sport: “Napoli, profumo di Scudetto”

Come raccontato da Pierfrancesco Archetti sulla Gazzetta dello Sport, Napoli ha risposto con forza e maturità all’entusiasmo di una città che fremeva per la fuga scudetto. Dopo la sconfitta dell’Inter, il gruppo di Antonio Conte ha battuto il Torino 2-0 al “Maradona”, consolidando il primato e mostrando una crescita mentale che profuma già di titolo. Una doppietta di Scott McTominay, autentico dominatore della serata, ha sigillato un successo mai in discussione.
La partita
Dal primo pomeriggio Napoli ha cominciato a vibrare: tra sussurri e cori sempre più forti, fino all’esplosione al momento del fischio d’inizio. La squadra di Conte ha saputo incanalare quell’energia nel modo migliore: raziocinio al posto della paura, personalità invece di emozione. Con lucidità e maturità, il Napoli ha sistemato il Torino già nel primo tempo, evitando ogni rischio inutile e dominando la scena.
Dopo appena sei minuti, la verticalizzazione di Di Lorenzo ha liberato Anguissa, il cui cross basso ha trovato McTominay pronto a segnare il vantaggio con una zampata sul primo palo. L’esuberanza fisica e il senso del gol dello scozzese sono emersi ancora al 41’, quando Politano ha pennellato un altro cross perfetto che McTominay ha trasformato nel 2-0.
Nel secondo tempo, il Napoli ha amministrato con intelligenza: senza accelerare troppo, senza esporsi a rischi. Solo qualche brivido negli ultimi minuti, con l’uscita acciaccata di Buongiorno, Anguissa e Lobotka. Il Torino, pur provando a cambiare qualcosa con gli ingressi di Vlasic e Lazaro, non è mai stato realmente pericoloso, chiudendo la partita senza un tiro in porta e con l’unico squillo di Billing, che ha colpito la traversa.
Le mosse di Conte
Il tecnico azzurro ha confermato il 4-3-3 visto a Monza, con Spinazzola alto a sinistra e la difesa granitica che ha blindato la porta per la terza gara consecutiva. Il Napoli continua a essere la miglior difesa del campionato e tra le migliori d’Europa, consolidando la fiducia e la fame di successi.
La gestione della gara, sottolinea La Gazzetta dello Sport, è stata un piccolo capolavoro di equilibrio tattico: pressing intelligente, movimenti ordinati, zero eccessi. “La capolista se ne va”, ha cantato lo stadio al termine: il sogno scudetto, ora, è davvero ad un passo.
Torino in difficoltà
Il Torino, privo di elementi chiave come Ricci, Lazaro e Gineitis (squalificato), ha provato a resistere con un 3-5-2 di emergenza, ma senza efficacia. Paolo Vanoli ha dovuto reinventare uomini e sistemi di gioco, ma l’inferiorità tecnica e fisica rispetto al Napoli è stata evidente, soprattutto nella gestione delle transizioni e nei duelli individuali.
Prossimi appuntamenti
Il Napoli affronterà ora un calendario favorevole: Lecce, Genoa, Parma e Cagliari, tre dei quali ormai vicini alla salvezza. Un percorso che, salvo clamorosi scossoni, dovrebbe condurre Conte al trionfo finale.