Conte contro Inzaghi: il “fattore Antonio” guida la volata scudetto

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La sfida tra Napoli e Inter è anche una sfida tra due modi opposti di intendere calcio e gestione. Come sottolinea Raffaele Auriemma su Tuttosport, Inzaghi e Conte condividono solo una cosa: l’ingaggio da top coach. Ma in campo, le differenze si notano eccome.

Da una parte, l’Inter solida e rodata, frutto della continuità garantita da Marotta e Ausilio: rosa quasi immutata rispetto alla scorsa stagione e un valore complessivo di mercato di 663,8 milioni di euro. Dall’altra, il Napoli di Conte, che ha dovuto plasmare una squadra rivoluzionata, con ben undici nuovi volti e un valore complessivo di 355,5 milioni. Nonostante questa enorme differenza di risorse, le due squadre sono appaiate in vetta a 71 punti.

Secondo l’analisi di Tuttosport, Conte e Inzaghi rappresentano due facce della stessa medaglia: l’Inter si affida alla forza dell’attacco (72 gol in campionato), mentre il Napoli primeggia in solidità difensiva (25 gol subiti, miglior difesa d’Europa).

Il calendario potrebbe favorire il Napoli: come riporta ancora Auriemma, la squadra di Conte ha davanti un cammino più agevole rispetto all’Inter, con avversarie dalla media classifica più bassa (14° posto). L’Inter, invece, incontrerà squadre mediamente meglio posizionate (10° posto).

Ma è nei finali di stagione che emerge il vero “fattore Conte”. Come ricorda il quotidiano, nelle ultime cinque giornate dei campionati precedenti, Antonio Conte ha mantenuto una media di 2,44 punti a partita, contro l’1,77 di Simone Inzaghi. Un divario che potrebbe risultare decisivo anche in questa corsa scudetto.

Oggi iniziano le cinque finali, forse sei se si arrivasse allo spareggio. Il “fattore Conte”, conosciuto bene anche a Milano, potrebbe fare ancora una volta la differenza tra il trionfo e la delusione.